Recensione “Il cuoco, la chirurga e il macellaio” di Alice Oltrelospecchio, a cura di Maria Pina

Hola readers,

ecco un’altra recensione di Maria Pina. “Il cuoco, la chirurga e il macellaio” di Alice Oltrelospecchio, edito dalla collana Senza Sfumature della Delos Digital.

Libro fornito dalla Casa Editrice per una recensione.

SINOSSI
Un triangolo: lei, Clelia, è un chirurgo tanto bravo quanto bella. Lui, il marito, è un affascinante chef stellato. E poi l’altro, tornato da un passato lontano mai dimenticato. Il macellaio… Chi è Clelia, veramente? L’eterna lotta tra l’essere e il dover essere. È bella, intelligente, ha un lavoro importante, un marito innamorato. Eppure la donna che è nella sfera pubblica la vive come una copertura, la copertura di un essere informe che si agita al di sotto; qualcosa di pericoloso e nel contempo fragile, pronto a esplodere. Qualcosa da celare con cura. Una creatura che diventa carne e sangue solo quando sta fra le sue braccia. Le braccia dell’altro. Del suo oscuro amante. Il macellaio…

Quando mi è stata proposta questa lettura ho pensato, sorridendo tra me e me: “Una chirurga, uno chef e un macellaio? Ne leggerò di belle”, e non mi sono assolutamente sbagliata.

Clelia è la protagonista, una chirurga molto brava, che volendo potrebbe puntare ancora più in alto, lavorando in ospedali più rinomati. Suo marito è uno chef, che la coccola con i suoi piatti elaborati, anche se lei si accontenterebbe di verdura bollita, anche perché più salutare. E poi c’è lui, il macellaio che chiude il triangolo.

Clelia e quest’ultimo hanno un rapporto molto profondo, che va al di là del sesso.

“Si sentiva proiettata in un mondo ancestrale, selvaggio. Per questo continuava a ritornare. Ogni volta si diceva che sarebbe stata l’ultima e ogni volta ritornava. Forse non lo amava, ma non ne poteva fare a meno, prescindeva da ogni sua volontà.”

Si scopre che la ragazza ha tanti segreti, che cela dietro il suo lavoro e la persona che è nella vita pubblica.

Mi è piaciuto molto come sono stati presentati i personaggi, è risultato perfettamente amalgamato alla storia, così come le descrizioni con i fatti. Ho trovato molto caratteristico il rapporto tra i due amanti, “amici di sangue” fin da piccoli.

È un racconto leggermente ironico, inoltre fornisce spunti di riflessione, per esempio per quanto riguarda i minorenni meno fortunati,l’adozione e l’aborto.

Il lessico è perfetto, non ho riscontrato nulla di imperfetto che mi abbia distratto dalla lettura. È molto scorrevole, lo consiglio a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al genere erotico, non l’ho percepito spinto, non turba e le scene piccanti non sono tantissime.

I miei complimenti all’autrice, leggerei molto volentieri altro di suo.

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