Buongiorno readers! Iniziamo la settimana presentandovi il blog tour pensato per l’ultima creatura di John Grisham, L’ultima storia, edito da Mondadori, e illustrandovi anche gli altri suoi capolavori!
Questo blog tour si preannuncia decisamente interessante per gli amanti di Grisham e del suo genere letterario! Ecco il banner con l’elenco delle tappe e i link dei blog partecipanti!
Nella sua carriera, John Grisham ha dato la vita a tantissimi libri e personaggi, deliziando così migliaia e migliaia di lettori in tutto il mondo, coinvolgendoli! Ecco qua l’elenco delle sue opere, a partire dalla più recente, ovviamente!
Come previsto, l’uragano devasta ogni cosa, abbattendo alberi e danneggiando gravemente abitazioni, alberghi e negozi, e purtroppo ci sono delle vittime. Tra queste Nelson Kerr, un noto scrittore di thriller amico di Bruce. Ma la furia della tempesta non sembra essere stata la causa della sua morte. I numerosi colpi alla testa farebbero pensare a ben altro.
Chi può aver voluto Nelson morto?
La polizia locale non è solita occuparsi di omicidi, meno che mai in un momento di emergenza come questo, e Bruce inizia la sua personale indagine. E se la morte dell’amico fosse legata in qualche modo ai suoi romanzi, e soprattutto all’ultimo romanzo, ancora inedito e custodito nel suo computer? Quello che Bruce scoprirà è molto più sconvolgente dei colpi di scena delle storie di Nelson Kerr.
L’ultima storia segna l’avvincente ritorno di John Grisham al mystery, dopo il felice esordio de Il caso Fitzgerald, che ancora una volta trascina il lettore in una nuova e appassionante avventura.
Quincy viene frettolosamente processato sulla base di testimonianze e prove poco attendibili e di un movente poco credibile. Ciononostante viene condannato all’ergastolo.Per tutto il tempo l’uomo si professa innocente senza venire mai ascoltato da nessuno, fino al giorno in cui, disperato, scrive una lettera alla Guardian Ministries, i “padri guardiani”, una fondazione no profit che si occupa di dimostrare l’innocenza dei suoi assistiti salvandoli dalla pena di morte.
Cullen Post è a capo di questa piccola e agguerrita organizzazione, ha all’attivo otto casi risolti e una storia personale sui generis: quando era un giovane avvocato alle prime armi e pieno di ideali, era rimasto fortemente deluso dal sistema giudiziario e dopo una profonda crisi aveva deciso di diventare pastore episcopale, per dedicarsi poi anima e corpo a combattere le condanne ingiuste e assistere gratuitamente solo clienti dimenticati dal sistema.
Accettando di dimostrare l’innocenza di Quincy Miller, strappandolo all’ergastolo, Cullen deve partire alla ricerca dei vecchi testimoni e smontare le false prove che erano state prodotte, mettendo a rischio la sua vita. Perché il suo cliente è stato incastrato da criminali senza scrupoli che non vogliono certo che lui esca vivo dalla prigione. Hanno già ucciso un avvocato ventidue anni prima e possono benissimo eliminarne un altro senza pensarci due volte.
Corruzione, abuso di potere ed errore giudiziario sono gli elementi portanti di questo nuovo legal thriller scritto da John Grisham con impeccabile maestria e con un ritmo incalzante.
Da quel momento, l’unica cosa che Pete ripete a tutti, familiari, avvocati, uomini di giustizia, è “non ho niente da dire”. Qualunque sia stato il motivo del suo inconcepibile gesto non verrà svelato. Pete non ha paura della morte e viene giustiziato portando il suo segreto nella tomba, lasciando incredula l’intera comunità di Clanton.
Ma perché l’ha fatto?
In questo intenso romanzo, John Grisham accompagna il lettore in un incredibile viaggio colmo di suspense alla scoperta della sua verità, dagli Stati del Sud alla giungla delle Filippine durante la guerra degli americani contro i giapponesi, a un claustrofobico manicomio pieno di segreti fino all’aula del tribunale dove l’avvocato del protagonista cerca invano di salvarlo senza la sua collaborazione, mostrando gli effetti che può avere a lungo termine un crimine terribile e inspiegabile.
Dopo anni di sacrifici e false promesse di un lavoro sicuro, Mark, Todd e Zola capiscono che con ogni probabilità non riusciranno mai a passare l’esame di avvocato. Ma forse c’è una via d’uscita: l’obiettivo è farla franca con i grossi debiti accumulati e vendicarsi del torto subito. E per fare tutto ciò i tre devono lasciare subito gli studi, fingere di avere i titoli per praticare la professione di avvocato, eleggendo il Rooster Bar, dove si incontrano abitualmente, a loro quartier generale. È un’idea completamente folle, o no?
John Grisham, con piglio brillante ed efficace, affronta un argomento di grande attualità non solo in America, mettendo a nudo gli interessi e i profitti che vengono maturati nel grande business delle scuole private.
Sembrerebbe un’operazione audace e impeccabile se non fosse per una piccola traccia lasciata da uno dei malviventi. Basandosi su quell’unico indizio l’FBI parte immediatamente alla caccia dei ladri e della refurtiva, impresa che si rivela molto difficile.
Ma chi può avere commissionato un furto così clamoroso? C’è un mandante o si tratta di un’iniziativa autonoma?
Bruce Cable è un noto e chiacchierato libraio indipendente, appassionato di libri antichi che commercia in manoscritti rari. La sua libreria si trova a Camino Island, in Florida, ed è un punto di ritrovo per gli amanti della lettura. Molti scrittori vi fanno tappa volentieri durante i loro tour promozionali. Forse lui sa qualcosa in merito a questa vicenda?
Mercer Mann è una giovane scrittrice che conosce bene quell’isola, dove era solita trascorrere le vacanze con la nonna quando era bambina. Ora è rimasta senza lavoro ed è alle prese con la stesura di un nuovo romanzo che non riesce proprio a scrivere. Chi meglio di lei può essere ingaggiata per indagare da vicino senza destare sospetti sulle misteriose attività di Bruce?
Lontano dalle aule dei tribunali e dalle consuete ambientazioni dei suoi legal thriller, John Grisham scrive un mystery godibilissimo, descrivendo con grande sagacia il mondo editoriale, quello dei collezionisti, le librerie indipendenti e le piccole e grandi manie degli scrittori.
Lacy Stoltz da nove anni lavora come investigatrice presso una commissione in Florida che si occupa della cattiva condotta dei giudici. È un avvocato, non un poliziotto, e ha a che fare perlopiù con denunce per violazioni minori.
Ma un giorno le si presenta un caso di corruzione. Un avvocato radiato dall’albo tornato a lavorare con una nuova identità – ora si fa chiamare Greg Myers – sostiene di sapere dell’esistenza di un giudice che ha rubato più soldi di tutti i giudici corrotti d’America messi insieme.
Qual è la fonte dei suoi guadagni illeciti?
A quanto pare ha avuto a che fare con la costruzione di un grande casinò sulle terre dei nativi americani. La mafia locale ha finanziato il casinò che ora frutta una cifra molto consistente di denaro ogni mese. Il giudice se ne prende una parte e finge di non vedere, favorendo con le sue sentenze l’organizzazione criminale. È sicuramente un ottimo affare: tutti fanno soldi.
Ma Greg Myers vuole fermarli. Il suo unico cliente è un informatore che conosce la verità e vuole spifferare tutto per riscuotere milioni di dollari, come prevede la legge della Florida. Ed è così che Greg e Lacy si incontrano. E lei sospetta immediatamente che questa faccenda possa essere davvero pericolosa. Ma pericolosa è un conto, mortale è un altro.
Narrato in prima persona, L’avvocato canaglia racconta la vita professionale e privata di un vero anticonformista, un uomo sarcastico, eccessivo, arrogante, scaltro, ma molto umano, uno dei personaggi più riusciti dei romanzi di John Grisham.
Il giorno prima di impiccarsi a un sicomoro, Seth scrive di suo pugno un nuovo testamento nel quale esclude la sua famiglia dall’eredità e lascia tutto ciò che possiede a Lettie, l’ignara domestica di colore che lo ha assistito prima e durante la malattia. Spedisce il testamento all’avvocato Jake Brigance, che si ritrova per le mani un caso davvero scottante. Molte sono infatti le domande cui lui ora deve dare una risposta: perché Seth ha lasciato le sue ingenti fortune alla sua donna di servizio? Forse le cure per il cancro hanno offuscato la sua mente? E tutto questo cosa ha a che fare con quel pezzo di terra un tempo noto come Sycamore Row? Ha così inizio una drammatica controversia tra coloro che si considerano i legittimi eredi, Lettie e un’intera comunità segnata da pregiudizi e tensioni mai sopite.
Con L’ombra del sicomoro John Grisham ritorna venticinque anni dopo all’ambientazione e alle atmosfere del suo primo romanzo, Il momento di uccidere, considerato ormai un classico, di cui questo nuovo legal thriller è il seguito, e al suo battagliero protagonista, l’avvocato Jake Brigance, di nuovo alle prese con una vicenda caratterizzata da discriminazione razziale, ingiustizia, avidità.
Intrigo, suspense e una trama davvero appassionante sono gli ingredienti di questo successo annunciato che conferma ancora una volta lo straordinario talento narrativo di John Grisham, da un quarto di secolo sempre in testa alle classifiche.
Solo Malcolm Bannister sa chi è stato e cosa è realmente successo. Apprezzato avvocato di colore, anzi, ex avvocato radiato dall’albo della Virginia perché coinvolto in una vicenda di riciclaggio di denaro, è attualmente detenuto nel Federal Prison Camp, nel Maryland, dove dispensa consigli legali ai compagni. Ha già scontato metà della sua condanna, ma vuole a tutti i costi uscire il prima possibile, e ora sa come fare: la sua libertà in cambio del nome del colpevole. Non avendo alcuna pista da seguire, l’FBI è interessato ad ascoltare le sue rivelazioni, anche perché Bannister sembra essere informato su molte altre cose, per esempio sul contenuto della cassaforte.
Ma tutto ha un prezzo, soprattutto notizie così scottanti come quelle relative agli eventi che hanno portato alla morte del giudice Fawcett. Bannister è deciso a giocare le sue carte fino in fondo, e non è certo nato ieri. Ma niente è come sembra: i ruoli si capovolgono, gli scenari si alternano, in una sfida in cui ogni mossa è studiata nel minimo dettaglio. Come è stato ben definito dal “New York Times”, L’ex avvocato è un romanzo trascinante, sorprendente e ingegnoso che appassiona il lettore fino all’ultimo colpo di scena confermando John Grisham grande scrittore e maestro indiscusso del legal thriller.
Tre ragazzi di campagna partono per Memphis animati dalle migliori intenzioni: donare il sangue a un amico in fin di vita. Ma dopo essersi fermati nel primo negozio di alcolici che incontrano, il loro cammino prende una nuova piega, fino a concludersi in un infimo club di spogliarelli alla periferia della grande città.
Inez Graney, un’anziana costretta su una sedia a rotelle, intraprende un viaggio attraverso il Delta del Mississippi in compagnia dei due figli maggiori per rendere l’estremo saluto al minore dei Graney, Raymond, detenuto nel braccio della morte, e riportarne a casa la salma.
Più ordinaria sembra la vicenda di Mack Stafford, avvocato di provincia di mezza età. A sconvolgerne gli equilibri sarà una telefonata che riporta a galla un caso archiviato molti anni prima. D’improvviso Mack vedrà schiudersi davanti a sé nuovi, inimmaginabili orizzonti. Sidney è quello che si definisce un uomo comune: lavora in una compagnia di assicurazioni, ha un matrimonio a pezzi e una vita come tante. Almeno fino a quando scoprirà di possedere un innato talento per il blackjack e la possibilità di vendicarsi dell’uomo che gli ha portato via la moglie.
Nella piccola città di Clanton, dove tutti si conoscono, non è strano che l’avvocato Wade si imbatta in un uomo uscito sconfitto anni prima da una causa e che gli aveva giurato vendetta. Una tranquilla serata si trasforma così in una violenta ordalia nella quale Wade viene giudicato da una giuria “popolare” riunita per l’occasione.
Niente di più rassicurante di una casa di riposo? Al Rifugio Sereno viene assunto un nuovo inserviente: gentile, sensibile e affezionato agli anziani, con uno spiccato interesse per il loro conto in banca.
La routine cittadina di Clanton viene sconvolta da voci secondo cui il figlio di una delle famiglie più in vista sta tornando a casa perché malato di AIDS. La paura si impadronisce degli abitanti, ma proprio a Lowtown, il quartiere nero, c’è una persona che trova il coraggio di non abbandonare il ragazzo al suo destino.
L’ottavo racconto, presente solo nell’edizione italiana, ci porta nel braccio della morte insieme a Joey, che si prepara a vivere le ultime ore prima dell’esecuzione. Non desidera più niente, non ha più nessuno da salutare. Una cosa, però, gli piacerebbe: guardare per l’ultima volta la luna.
Narrati con la maestria che abbiamo apprezzato nei legal thriller più riusciti, i racconti di Ritorno a Ford County ci restituiscono indimenticabili spaccati di vita della provincia americana e confermano il formidabile talento narrativo di John Grisham.
In Innocente John Grisham ricostruisce con la precisione del legale e l’empatia del grande romanziere la vicenda personale e giudiziaria di Williamson: una storia umana avvincente e scioccante, pervasa di una forte tensione morale, che arriva a mettere in discussione l’intero sistema legale americano.
Per decenni quell’uomo aveva guidato la squadra degli Spartans attraverso una serie di trionfi, riempiendo a ogni partita uno stadio di duemila posti più grande del numero degli abitanti della cittadina.
E aveva conquistato tutto ciò sottoponendo i suoi ragazzi a metodi degni del più accanito sergente dei marines. Neely era uno di quei ragazzi. È soltanto al funerale di Rake che Neely scoprirà la verità che prima non aveva saputo vedere, e la lunga, coercitiva forza che quell’allenatore aveva esercitato su tutti.
Con L’allenatore John Grisham porta il lettore nel cuore dell’America ma anche nel cuore delle questioni semplici ed eterne che riguardano tutti: l’amicizia, l’amore, il compito di diventare adulti accettando i propri limiti e imparando a perdonare e ad amare.
Grande è il disappunto di Ray quando riceve una fredda convocazione dal padre, il vecchio giudice Reuben V. Atlee, uomo rigido e integerrimo che, malato terminale di cancro, vive recluso nella malandata dimora di Maple Run, nel Mississippi. Nella lettera il Giudice richiede la presenza dei figli per discutere l’amministrazione dei beni di famiglia.
Al suo arrivo Ray trova il padre cadavere con una confezione di morfina accanto e, in un nascondiglio, alcune scatole piene di soldi. Da dove vengono? Perché non se ne fa cenno nel testamento? E chi altri conosce l’esistenza di quel denaro?
Il mistero legato all’origine del patrimonio e la decisione di non perdere l’inaspettata ricchezza coinvolgeranno il protagonista in un incubo dai contorni indefinibili.
Una favola classica dei tempi moderni, un’ironica provocazione che regala momenti di puro divertimento e che ci fa scoprire John Grisham geniale scrittore della commedia umoristica e disincantato osservatore di una tradizione di cui ormai non possiamo fare a meno.
È un universo insolito per i lettori di Grisham, così lontano dal mondo degli avvocati dalle parcelle esorbitanti e dalle limousine a noleggio dei libri precedenti. Eppure anche questo è un romanzo incalzante, che non lascia tregua. Fino a quando – come nel verdetto di una giuria – qualcuno si placherà e spegnerà gli odi secolari. Iniziando, con gesto antico, a dipingere la facciata di casa sua.
Ma da quel momento una mano invisibile lo perseguita: prima gli taglia le gomme della bici, poi tira un enorme sasso contro la finestra della sua stanza e, alla fine, arriva anche la polizia. Il cappello da baseball è stato ritrovato sul luogo di un grave furto e ora Theo è il principale indiziato. In una sfida al limite dell’impossibile, deve dimostrare la sua innocenza, proprio quando nessuno vuole credere alla verità.