“Le Ceneri della Fenice” di J.F. Merrick – Recensione

Buongiorno readers! Le Ceneri della Fenice di J.F. Merrick è il libro di cui vi parla oggi la nostra Lisbeth!
Pronti per sapere cosa ne pensa?

Prodotto fornito dall’autrice ai fini di una recensione.

Le Ceneri della Fenice- Trama
Cover Le ceneri della feniceFade abbandonata a se stessa, in continua lotta per tirare avanti in una società che ingoia chiunque non tenga il passo col suo ritmo, con la sola compagnia di un coltello da cucina e di una cicatrice incastonata nella gamba a ricordarle ogni giorno chi sia e perché si trovi lì. Mentre sta rubacchiando in un market incontra Jag, un ragazzino dall’aspetto inquietante che comincia a seguirla dappertutto e la convince a unirsi a lui nel suo piano stramboide: diventare finanziatore maggioritario di una delle band di maggior successo del momento e, a quanto pare, i soldi per farlo non gli mancano. Lasciatasi convincere dal marmocchio incontrerà Nef, classico playboy da strapazzo, che alla fine imparerà che il mondo non è tutto ai suoi piedi come pensava…

“Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
Lao Tzu

Fade è la giovane protagonista, abituata a vivere per strada ma seguendo delle regole che lei stessa si è imposta

“Rubare solo l’essenziale per vivere, non disprezzare le cose e non sprecare niente, riutilizzare il più possibile…”
“…non nuocere alla vita altrui fu l’ultimo punto della lista, […]”

Con il peso di aver tolto la vita a un giovane sbandato come lei durante un “duello”

“ricordo ancora la sua espressione, gli occhi che mi fissano mentre si spegnevano lentamente, le parole che gli morivano in gola e il sangue che gli usciva dalla bocca e mi colava addosso a macchiarmi per quello che avevo fatto…”

A ricordarle il tutto, una ferita alla gamba inferta proprio da colui che è uscito sconfitto dalla sfida.

Un giorno, la sua routine viene sconvolta dall’incontro/scontro con Jag, un bambino che, nonostante lo strano aspetto che lo accomuna a Fade, comincerà a far parte della sua vita, e anche se inizialmente la ragazza è molto restia a fidarsi, con il tempo i due diventano amici.
Ma chi è in realtà Jag?

“Dunque sei davvero chi credo tu sia.”

E quali sono le sue reali intenzioni verso Fade?

È seguendo questo bambino dall’abbigliamento stravagante, ma con i modi di fare e comportamenti tutt’altro che immaturi e disinteressati, che Fade si ritrova a vivere con un gruppo di musicisti, i “Momuth”, per cui Jag va matto, senza sapere in realtà come sia stato possibile trovandosi in una spirale di eventi cui non ha saputo o voluto sottrarsi.

È qui che un altro personaggio, Nef, leader della band, entra in contatto con lei, e ha scopi ben precisi supportato anche da Jag.

“Un sacrificio umano, cazzo! Prima sembrava solo uno scherzo, ma adesso non posso proprio tirarmi indietro.”

Tutto ciò che accade intorno a lei fa parte di un insieme di tanti piccoli passi che portano verso un nuovo stile di vita, al quale Fade fatica ad adattarsi, facendo i conti con il giudizio che lei stessa ha di sé.

“Più pensava quelle cose, più scriveva nel diario quei pensieri, più cresceva in lei il desiderio di non essere mai esistita.”

Per completare questo nuovo percorso di crescita dovrà fare i conti con il passato che l’ha spinta a vivere in quel modo, e questa volta nemmeno i suoi adorati roller, che indossa sempre e che usa per sfuggire ai suoi stessi pensieri, potranno aiutarla.

“Questa ragazza è pericolosa, la dobbiamo portare via.”

Affrontare il dolore, il tradimento, l’impotenza e molto altro che una bimba piccola prova di fronte alla violenza subita.

“Quando tornai a casa per le vacanze, i miei non si accorsero che ero cambiata.”

Crescere è anche questo: guardarsi dentro e fare i conti con le nostre scelte, accettare i nostri sbagli e le conseguenze, guarire il proprio animo e costruirsi un futuro, imparare ad accettare l’aiuto di qualcuno che incontriamo sul nostro cammino, anche se sembra più incasinato di noi.

“Monella” disse cogliendola di sorpresa “non puoi continuare a vivere nel passato”.

Le Ceneri della Fenice è un romanzo che consiglierei di comprare alle mamme per le loro figlie, perché è una finestra aperta sulla vita di una adolescente cresciuta troppo in fretta, che ha dovuto affrontare sfide quotidiane, ma soprattutto, così come la mitologica figura, rinascere ogni qual volta la vita la messa al tappeto.

Insegnerà alle vostre figlie che, anche se si commettano errori, bisogna affrontarli, che la fuga dai problemi è solo un prolungare inutile dell’errore stesso, insegnerà loro che la solitudine che a volte sentono può essere curata semplicemente avendo più fiducia nelle persone che cercano di aiutarle, ma soprattutto insegnerà loro a volersi un po’ più bene.

Buona lettura,
Lisbeth.

Voto per Le Ceneri della Fenice

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