“La maledizione del re lupo” di Tessonja Odette – Review Party

Buongiorno amici lettori! Oggi vi parlo del libro di Tessonja Odette, La maledizione del re lupo, edito da Sága Edizioni, che ringrazio per il file.

La maledizione del re lupo - Trama
Quando uno scandalo le spezza il cuore e le macchia la reputazione, Gemma Bellefleur cerca disperatamente il modo per lasciarsi il passato alle spalle e concedersi un nuovo inizio. E l’occasione propizia sembra presentarsi quando la sua famiglia si trasferisce nella leggendaria Faerwyae, l’isola governata dai fae. Nel tentativo di procurarsi la tanto sospirata indipendenza, Gemma fa un passo falso e viene catturata da un intrattabile lupo fae pronto a tutto pur di spezzare la maledizione che condiziona la sua vita e quella del suo branco. La ragazza quindi è costretta a contravvenire alla regola più importante: mai stringere un patto con un fae. Tra lezioni di ballo e sotterfugi, tra romanzi d’amore e fiocchi di neve, la ragazza e il re lupo si scoprono sempre più simili, e Gemma si ritroverà impegnata in una disperata corsa contro il tempo per salvare il re lupo e tutto il suo branco.

Si potrebbe pensare che ci sia un limite ai retelling di una storia che una persona può sopportare di leggere… invece secondo me no. Va bene, La bella e la bestia è da sempre il mio cartone preferito – basti pensare che a 30 anni ancora me lo guardo – ma vi assicuro che non mi stanco mai di leggere i suoi retelling. Ogni storia ha qualcosa di simile, ogni storia ha qualcosa di diverso, questo per me li rende perfetti e non mi annoiano, sembrano infinite versioni inesplorate dell’originale. 

Assodato che sono entusiasta come una bambina, parto con il raccontarvi questo libro, perché mi è piaciuto, i lati positivi così come quelli negativi (per fortuna non troppi).

Ne La maledizione del re lupo abbiamo una giovane donna, Gemma Bellefleur, che si sente costretta dalla società e dal tempo in cui vive. Lei vuole essere indipendente, vivere mille avventure, non sotto la responsabilità di un uomo; vuole un lavoro, ma non come istitutrice, cameriera o altri impieghi tipicamente femminili…

Praticamente ogni impiego che abbia un minimo di prestigio richiede che il candidato sia maschio. Maschio. Per quale inutile ragione? E le posizioni che ammettono anche le donne o sono pagate molto meno, oppure sono lavori che non sono abbastanza disperata da prendere in considerazione.

I mestieri di cui ho esperienza sono proprio quelli dai quali sono esclusa. Non ha alcun senso!

Alberga in Gemma un’anima progressista, e si rifiuta di cedere a questo mondo ingiusto, in cui le donne sono viste come oggetti. Lei ha già amministrato una casa, la sua, quando sua madre è morta e l’attività del padre ha subito un crollo, è stata lei a tirare le redini, a fare sì che nessuno se ne accorgesse.

Più che qualificata ma i tempi sono quelli, purtroppo. E sentivo, mentre leggevo, la rabbia di Gemma, la disperazione, i muri del futuro e della società che si chiudevano intorno a lei.

Il suo rapporto con il padre, che in questa versione è vivo, vegeto, e non molto amorevole, non aiuta per niente. L’unica persona che in parte la sostiene è la sorellina più piccola, Nina. Oh, e Mr Cordell, il libraio del paese dove vive. Una delle caratteristiche che proprio non può mancare è l’amore per la lettura. E qui Belle ama molto la lettura, unica cosa che gli permette di vivere al di fuori delle proprie costrizioni, e che le permette di credere ancora nell’amore, perché ormai non ci crede più: il passato, le esperienze e un uomo hanno fatto sì che ormai si aspetti solo il peggio dalle persone.

Forse è per questo che mi piace immergermi nei libri fino a svanire: mi dà la sensazione di essere capita per quella che sono e per tutto quello che ho sopportato, non mi sento giudicata per le mie azioni, per i disastri che ho combinato. In questi libri possono immaginarmi il lieto fine che mi è stato negato. Il lieto fine a cui non credo più, almeno non nella vita reale. L’amore.

Come dicevo, non si arrende, e continua a rispondere ad annunci di lavoro, ma mai una volta che le tornasse anche solo una lettera di ringraziamento. Fino a che… arriva, la lettera, la convocazione per un colloquio. Presa dalla gioia, dall’entusiasmo e dalla voglia di libertà che un lavoro le darebbe, forse un po’ ingenuamente si precipita al luogo designato. Ed ecco che fa il suo incontro con un lupo fae (sìììì forse non l’ho scritto, ma in questo libro umani e fae vivono insieme, non è stupendo???) che cerca in tutti i modi, compresi raggiri, di spezzare la maledizione che affligge lui e il suo branco.
Si rivela essere il re della Corte d’Inverno, ma nessuno si ricorda di lui, questa è parte della maledizione. Gemma, che forse avrete capito essere in parte ben lontana dalla Belle Disney a cui siamo abituati, vede un’opportunità in tutto questo, e fa ciò che non si dovrebbe mai fare: stringe un patto con il lupo.

Ovviamente le cose non andranno nel modo sperato, ma saranno pronti i protagonisti a sacrificare ciò che hanno di più caro. Vi assicuro, non sempre è una scelta facile o così scontata.

I protagonisti mi sono piaciuti tantissimo, lontani dagli stereotipi, a volte mi hanno stupita in più di un senso. Anche gli altri personaggi mi sono piaciuti molto anche se alcuni non hanno molto spazio nella narrazione, purtroppo.

Il rapporto tra Gemma e il re lupo mi ha tenuta attaccata alle pagine.

«Non sei brutto» dico digrignando i denti. «Sei fastidioso, arrogante e irritante, e puoi anche sembrare un cacciatore squilibrato che non si fa il bagno da un anno o giù di lì, ma… non sei brutto.»

Tutti e due hanno commesso errori con i quali devono imparare a convivere, ma potrebbero essere l’uno la salvezza dell’altra.

Ora, il libro mi è davvero piaciuto, forse non è una storia intricata come tante altre, di per sé in certi punti è molto semplice, ma è stata comunque una lettura molto rilassante e appassionante allo stesso tempo; spero, comunque, che ci sia un seguito, perché il finale mi ha lasciato con qualche domanda a cui vorrei davvero ricevere risposta. 

Per amore di onestà (ormai mi conoscete), io ho ricevuto un file arc non definitivo, quindi sì, vi dico che c’erano delle cosine da sistemare, qualche refuso e imprecisione, ma non posso affermare che ci siano anche nel file in vendita. Sicuramente però terrò d’occhio questa casa editrice che ho scoperto grazie a questo libro. Sono molto curiosa di scoprire cosa offre il suo catalogo!

Vi lascio il banner con le date di pubblicazione degli altri blog che partecipano all’evento!

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