“Giro di vite” di Henry James – Recensione

Ciao, readers! Oggi vi parlo di Giro di vite di Henry James, edito da Nua Edizioni, che ringrazio per il file.

Giro di vite - Trama
«Non fidarti di ciò che vedi.»
Una giovane donna al suo primo lavoro. Due piccoli orfani dall’aspetto angelico e dall’indole stranamente silenziosa di cui prendersi cura. Una dimora isolata all’interno della quale si aggirano, minacciose, due presenze, forse i fantasmi di due vecchi servitori morti in circostanze misteriose che sembrano determinati ad attirare i bambini in un’oscura trappola, possedendo le loro menti e corrompendo le loro giovani anime innocenti. Ma nella scrittura avvolgente e perturbante di Henry James nulla e ciò che sembra e il lettore, lentamente, sprofonda in un’oscura nube di dubbio e inquietudine.

Giro di vite (The Turn of the Screw) è un racconto dell’orrore scritto da Henry James nel 1898, classificato come una storia di fantasmi di ispirazione gotica.

La novella comincia con Douglas che durante una serata tra amici inizia a raccontare, leggendola dal diario scritto dalla protagonista, una storia incredibile.

«Non è la prima volta che un simile prodigio si verifica in presenza di un bambino. Se è il bambino a dare un giro di vite all’effetto del racconto, che direste se i bambini coinvolti fossero due?»
«Ovviamente, in tal caso, diremmo che i giri di vite sono due!» esclamò qualcun altro. «E vorremmo senz’altro saperne di più.»
Vedo ancora Douglas – che nel frattempo si era alzato e aveva dato le spalle al fuoco –, fissare il suo interlocutore con le mani affondate nelle tasche. «Nessuno, a parte me, ha mai sentito questa storia prima d’ora. È davvero atroce.» A quel punto, diverse voci si levarono per affermare che ciò non faceva che conferire alla vicenda maggior valore, e il nostro amico, con una certa abilità, sancì il proprio trionfo volgendo lo sguardo verso il resto di noi prima di dichiarare: «Va oltre ogni immaginazione. Non ho mai sentito nulla di lontanamente paragonabile.»

La figlia più giovane di un pastore di campagna nell’Hampshire viene assunta come istitutrice da un ricco uomo d’affari, zio e tutore di Flora e Miles, rimasti orfani dei genitori, morti in India.  

Unica condizione imposta all’istitutrice dallo zio al momento dell’assunzione è solo una: per qualunque motivo o accadimento, egli non dovrà essere mai interpellato, e quindi ogni incombenza dovrà essere risolta dalla donna.

I ragazzini vivono lontani da Londra, a Bly nell’Essex, nella vecchia tenuta dimora di famiglia, insieme alla signora Grose che era stata la cameriera personale della nonna dei bambini, e alla servitù.

L’ansia non ebbe lunga vita… fu sostituita da orribili prove. Prove, sì, lo confermo… dal momento in cui presi piena coscienza della situazione.
Questo momento si presentò un pomeriggio, mentre ero nel parco con la più giovane dei miei allievi. Avevamo lasciato Miles in casa, sul cuscino rosso di un comodo sedile ricavato nel vano di una finestra.

L’istitutrice trova un’amica nella signora Grose, e si innamora letteralmente dei bambini, dal viso angelico e dall’animo puro, ma inizia a sentire una strana atmosfera nella casa, fino a vedere due figure spettrali e spaventose che la guardano con cattiveria.

Scopre così che la precedente istitutrice, Miss Jessel, e il maggiordomo suo amante, Peter Quint, sono morti in circostanze misteriose e oscure.

Tra quelle mura sentii di nuovo – come era già accaduto in passato – come il mio equilibrio dipendesse dal successo della mia volontà ferrea, la volontà di chiudere i miei occhi, per quanto fosse possibile, dinanzi alla verità che ciò che stavo per affrontare era rivoltante e contro natura. L’unico modo per andare avanti era confidare nella “natura” e nel suo aiuto, considerando la mia mostruosa prova solo come un movimento in una direzione senza dubbio insolita e spiacevole ma che, in fin dei conti, non richiedeva, per farvi fronte con serenità, che un altro giro di vite alla comune virtù umana. Nessuna impresa, tuttavia, avrebbe richiesto un tatto maggiore di quella, che consisteva nel supplire da sola a tutta la natura.

L’istitutrice si convince che Miles e Flora siano perseguitati dai fantasmi di Miss Jessel e di Peter Quint, ma fedele alla condizione posta dallo zio all’assunzione, non vuole chiamarlo per avere aiuto.

Accortasi che i bambini trascorrono molto tempo con queste entità, decide di dover fare tutto il possibile, anche rischiare la propria vita, pur di liberare i bambini da queste presenze inquietanti.

E il finale… per questo dovrete leggere il libro!

Immagino che il libro sia in linea con la narrazione dei primi del ‘900, anzi sicuramente all’epoca è stata una storia all’avanguardia, quindi non me ne vogliano i fan di Henry James perché anche se la storia nel complesso mi è piaciuta non l’ho trovata originale.

È un libro particolare, leggendo la trama mi ero fatta delle aspettative ma devo ammettere che non ho provato la paura che speravo o anche solo l’inquietudine che pensavo, all’inizio mi ha incuriosita ma pagina dopo pagina la tensione è andata calando sempre più: nessun colpo di scena, nessuna rivelazione, nessun mistero svelato, solo qualche accenno e nulla più.

Ho trovato lo stile narrativo pesante e poco fluido, a volte tortuoso.

Insomma, ho pensato di aver letto la minuta di un libro, una prima stesura ancora da correggere, con molte parti ancora da aggiungere e da sistemare: c’è del potenziale ma sembra imprigionato dietro le parole.

Mi piace veramente molto la copertina, mi ha ricordato il primo film pauroso che ho visto a 9 anni “Nella stretta morsa del ragno”: come il libro di James è una bella storia ma per niente paurosa, però a 9 anni e col temporale devo ammettere che sono stata così male che mi è venuta la febbre!

Qui ci vuole un cocktail che dia una scossa: vi consiglio di provare il Focus, con caffè, ginseng, sciroppo di nocciole, bitter e servito con chicchi di caffè e scaglie di cioccolato fondente: una botta di energia!

Buona lettura,
Rekla

Voto per Giro di vite

Ti è piaciuta la nostra recensione di Giro di vite? Seguici su FacebookAmazon, Instagram o iscriviti alla newsletter per non perderti le prossime recensioni 😘

/ 5
Grazie per aver votato!

Facebook Comments
Like

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Attenzione!

NON SI ACCETTANO PIÙ RICHIESTE DI RECENSIONE!

 

TI PIACEREBBE COLLABORARE CON NOI?

Sei un amante della lettura, ti piacerebbe provare recensire e unirti al nostro staff?

Contattaci per email o tramite modulo nella sezione Contatti, inviaci una breve presentazione e una recensione di prova di un libro a piacere! Ti risponderemo il prima possibile!