Buongiorno readers! È con immenso piacere che oggi vi parlo dell’ultimo libro di Laura Rocca, Bass Ackwards, in uscita proprio oggi.
In questo libro conosciamo la storia di Kirk, uo dei cinque membri dei The Blind Spot, e di Piper, una donna molto forte, ma che per diventarlo ha dovuto pagare un prezzo molto alto.
Pronti?
«Quante sono le stelle del cielo?»«Un milione?»
«Non lo so. Cosa ne dici di trascorrere il tempo a contarle con me?»
Piper Hooper non ha mai avuto una vita facile. È complesso crescere con una famiglia disastrata alle spalle. Solo il nuoto le dava gioia. Era il suo rifugio, la sua certezza, il suo punto fermo. Quello e Kirk Jenkin. Il suo migliore amico, l’amore segreto, l’unico in grado di far “brillare le stelle”. Il nuoto, però, oggi è un sogno sbiadito e Kirk… non ha più messo piede a Nantucket nonostante le sue promesse. Piper sa bene che il solo modo di vederlo sono le copertine dei giornali. Ne è talmente certa che, quando se lo ritrova davanti, per un attimo pensa sia solo uno scherzo della sua immaginazione.
Kirk Jenkin è un bassista di successo ma, quando approda a Nantucket Town dopo ben dieci anni, torna a essere il sedicenne che ha vissuto lì la sua adolescenza. Ogni suo ricordo è legato a un’unica persona, qualcuno a cui non vorrebbe pensare: Piper Hooper. Una memoria dolceamara perché la ragazza a cui voleva più bene è stata chi lo ha deluso di più. Alcuni sentimenti, però, restano sepolti dentro noi per anni e sono pronti a riemergere con prepotenza. Kirk non è disposto a lasciar perdere e, mentre i ricordi si sommano al presente, ha una sola certezza: rivuole Piper e non le permetterà di fuggire da ciò che c’è tra di loro. Non questa volta.
«Quante sono le stelle del cielo?»
«Un milione?»
«Non lo so. Cosa ne dici di trascorrere il tempo a contarle con me?»
È questa la frase da cui vorrei iniziare a parlarvi di questo libro, perché se vi fermate a riflettere un attimo, a esplorare tutti i possibili significati, penso possiate notare, come me, l’immensità che si può nascondere dietro a queste semplici parole; la promessa; il romanticismo; la fiducia; l’amore.
Ed è proprio questo che legava Piper e Kirk da giovani. Non parliamo di un’infatuazione, ma di quel sentimento vero, puro, che nasce nonostante tutto — i problemi, le diversità, ecc — e che fa migliorare le persone, trovare degli obiettivi comuni.
La loro è una storia di vecchia data: si sono conosciuti al liceo quando Kirk si è trasferito a Nantucket. Lui di successo, lei una sfigata da cui stanno alla larga tutti quanti o quasi. Lei ha notoriamente una famiglia problematica alle spalle, lui non lo fa vedere, nessuno conosce la sua storia, ma qualcosa che lo accomuna a Piper c’è.
Anni di amicizia, l’amore che sboccia, e poi via, tutto scomparso e perso. Una partenza che infrange ogni promessa.
Passano dieci anni e Kirk torna su quell’isola “maledetta” dove abita la persona che più l’ha deluso. Ma siamo sicuri che sia andata davvero così? Ovviamente possiamo intuire qualcosa, ma l’autrice, ormai la conoscete, non ci dà molti indizi, sono centellinati, ottimo modo per invogliare a continuare la lettura, poco importa che siano già le due del mattino e il giorno dopo si debba andare al lavoro!
L’incontro tra i due, dopo così tanti anni, è praticamente uno shock, più per Piper forse, o magari è una mia impressione perché provo sempre un po’ più di simpatia per i personaggi femminili dei libri della Rocca. Piper, che si vede accusare di cose ignobili e assurde da Kirk. Piper, che dopo tutti questi anni ancora prova rabbia per quello che le ha fatto lui. Piper, che dopo tutti questi anni, nonostante le parole, la rabbia, le accuse, lo ama ancora. Ma l’amore può essere sufficiente? Crede di no, non dopo tutto quello che le è successo, non dopo “l’incidente” (che lascia noi sotto shock).
Kirk, che per dieci anni ha pensato cose sbagliate. Kirk, che se anche fosse, ora che l’ha ritrovata non vuole più perderla, non dopo aver capito che la ama ancora. Kirk, che non capisce perché Piper continui a fuggire. Kirk, che ci fa desiderare un uomo come lui al nostro fianco.
Questo e molto, molto, molto di più nel nuovo libro di Laura Rocca, capace di toccare ogni corda del nostro animo, ogni sentimento che una persona è in grado di provare; perché è capace di far provare simpatia anche per i personaggi che odiamo, rendiamoci conto…
Dunque, l’autrice non dà molti indizi nella trama, quindi ho paura di rivelarvi troppo andando più nello specifico. Mi fermerei qui per questa volta, ma sarei molto felice di confrontarmi su questo libro con chiunque lo abbia letto o lo leggerà! Secondo me uno dei più belli che abbia scritto, per di più di questa serie mi sa che è quello che mi piace di più, per ora. Sono un po’ indecisa tra il primo e questo eh, ma… per ora prevale questo, direi.
Laura Rocca, con il suo solito stile non solo di punti di vista alternati, ma anche di linee temporali, ci dà un libro che è un vero gioiellino! Io davvero non vedevo l’ora di girare pagina, credo di averlo divorato in 3 giorni, che ultimamente tra il lavoro ecc per me è un record!
Leggere di un sentimento simile che sfida ostacoli e differenze, problemi personali, e che… guarisce, penso sia questa la parola più appropriata, che guarisce l’anima di tutti e due è stato davvero un onore e un piacere.
Ci tengo anche a ringraziare Laura per avermi inserita tra i ringraziamenti, mi sento molto onorata ed emozionata nel sapere di avere indirettamente dato vita alla citazione con cui ho aperto la recensione. Sì, mi è scesa la lacrimuccia, ma in fondo in fondo io sono una romanticona… non ditelo in giro però 😉
Per il voto non do un 5 pieno anche se sarebbe meritatissimo perché sapete che io sono super corretta e cerco di trattare tutti i libri e tutti gli autori nello stesso modo (anche se devo dire che a volte questo mi è costato un rapporto con alcune persone, ma lasciamo perdere il discorso). Io ho avuto la fortuna di leggere il libro in anteprima e non era ancora stata fatta l’ultima correzione di bozze. Ho trovato delle imprecisioni, ma questo non vuol dire che ci siano nella versione definitiva, però credo di dovere a tutti quanti di comportarmi come sempre. Prendete dunque la votazione per non definitiva, la base diciamo, da cui si può solo migliorare. E comunque parte da una base alta 😉
Voto per Bass Ackwards
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