Buongiorno readers! Oggi il blog partecipa al Review Party de “La sua tentazione” di Isabella Starling.
Prodotto fornito dalla casa editrice per una recensione.
MAX.
Lei è fuori dalla mia portata. È l’unica ragazza che non posso avere. Di sicuro non ne ero a conoscenza quando l’ho vista per la prima volta e mi sono sepolto dentro di lei. Ma sto per sposare sua madre… un matrimonio senza amore, che non ha alcuna importanza per entrambi, ma che significa comunque che Lola Grace non può essere mia. In ogni caso non sarei sicuramente un buon partito per lei. Gioco sporco, e scopo ancora più duro. Rovinerei una ragazza carina come lei nel giro di poche ore. Eppure non ho saputo resistere… Lola Grace è troppo dolce perché io possa rinunciarvi.
LOLA GRACE.
La mia vita cambia quando Max Rivers vi fa irruzione. Complica ogni cosa, facendomi persino rimpiangere di aver posato gli occhi sul suo corpo alto, tatuato e scolpito. Ma allo stesso tempo, non posso lasciare perdere. Conosco le regole. Nessun bacio. Vietato toccarsi. Vietato parlare. Vietato scopare. E sto per violare ognuna di esse.
Devo, ahimè, fare una premessa, prima di iniziare. Non ho apprezzato appieno questo libro, ci sono state molte cose che mi hanno fatto storcere il naso. Tuttavia, scrivere una recensione negativa senza spiegare minimamente il perché, mi sembra oltremodo poco professionale da parte mia.
Per evitare di incorrere nei tanto temuti e fastidiosi spoiler, durante la lettura troverete la scritta “spoiler” con tanto di freccetta. Se ci cliccherete sopra potrete leggere la spiegazione e gli esempi di certe mie affermazioni. Detto questo, iniziamo.
Di solito il matrimonio è il coronamento dell’amore tra due persone, è tra le massime espressioni di fiducia reciproca. Per Max, giovane avvocato di trentacinque anni, invece, è diverso. Viene costretto al matrimonio per via di alcune vicende del suo passato, che riguardano sia lui che i genitori. Per lui non è una roccaforte di sicurezza, ma una vera e propria prigione, una gabbia, per di più nemmeno tanto dorata.
Lola Grace è una giovane ragazza di appena diciotto anni, ma che già vive da sola da un anno, a causa dei burrascosi rapporti con la madre. Una sera esce con gli amici a festeggiare il suo diciottesimo compleanno ed è allora che incontra Max.
“Non avrei mai dovuto seguirlo fuori da quel bar, ma non ho potuto resistere. Ha innescato qualcosa dentro di me, quasi una sorta di attrazione magnetica.”
Nonostante l’evidente differenza di età, tra i due c’è subito una forte attrazione, che sfocerà in una particolare notte di passione.
Max è rimasto talmente colpito da Lola Grace che, in barba alla sua condanna di matrimonio, decide di continuare a vederla, per l’immensa gioia della ragazza. Tutto sembra andare per il verso giusto fino a quando, durante il primo pranzo di Max e sua moglie, Annabel, non arriva la figliastra appena acquisita. E chi potrà mai essere? Lola Grace, ovviamente!
Per i due sarà un vero shock e non sarà facile cercare di capire come comportarsi. Tutti e due cercano di prendere le distanze, LG si sente ingannata, Max sa che è sbagliato, è la figlia di sua moglie. Gli ostacoli saranno davvero tanti, riusciranno a capire come comportarsi? A voi l’onore di scoprirlo.
Per quanto riguarda i personaggi, sono rimasta in parte delusa dalla loro caratterizzazione.
Lola Grace vive da sola da quando aveva diciassette anni, ha un brutto rapporto con la madre, ha sempre dovuto cavarsela da sola, quindi si presuppone che sia parecchio matura, invece a volte si comporta come una ragazzina, se non verso la fine, dove si nota qualche miglioramento.
Max è un uomo di trentacinque anni fatto e finito, con dei sani principi che prova a mettere in pratica, ma l’attrazione che prova verso la sua figliastra è troppo forte. L’ho trovato descritto più come un burattino:
L’unica cosa che me l’ha fatto apprezzare di più riguarda le ragioni per cui cerca di fare ammenda, riguardanti un episodio del passato, una colpa che si porta sulle spalle da parecchio tempo.
Mi è piaciuto invece l’antagonismo che viene descritto tra i protagonisti e i rispettivi genitori.
I genitori di lui sono mossi esclusivamente dal successo e dai soldi, senza pensare alle persone intorno a loro, se potrebbero farle soffrire oppure no.
Annabel, invece, non prova un briciolo di affetto per la figlia, possiamo notarlo fin dall’inizio, in più è estremamente invidiosa di lei
“Diciotto anni del cazzo. Dolce e giovane. Che mi ricorda sempre la mia età. Dannata, stupida ragazza.”
“… Una ragazza di diciotto anni non è affatto concorrenza”
Insomma, dire che i rapporti tra di loro non sono dei migliori sarebbe un eufemismo bello e buono, ma nonostante questo tutti e due manifestano una sorta di lealtà verso i genitori, sperando sempre in un possibile ricongiungimento.
Devo dire che mi è anche dispiaciuto trovare delle incongruenze nella trama, una delle quali legata ad un argomento alquanto delicato, affrontato con approssimazione e poca delicatezza, a parer mio
Un’altra nota dolente riguarda la rivelazione finale sui gusti sessuali di Max.
Ci sono altre cose che secondo me non vanno proprio, ma mi fermo a queste che mi sembrano le più eclatanti.
Ho trovato comunque la narrazione abbastanza fluida, nonostante qualche refuso, con un linguaggio molto forte e spinto in alcuni casi.
Secondo me l’autrice ha saputo comunque differenziare abbastanza i due personaggi, come ho potuto constatare dall’alternanza dei punti di vista.
Purtroppo però il ritmo è talmente veloce che non ho avuto il tempo di immergermi nella storia.
Voto