Recensione “Te la sei cercata” di Louise O’Neill, a cura di Maria Pina

Buongiorno readers! Oggi vi saluto con una nuova recensione di Maria Pina de “Te la sei cercata” di Louise O’Neill.

Sinossi

In una cittadina di provincia dove tutti si conoscono, Emma O’Donovan è diversa. Lei è speciale: diciotto anni, bellissima, popolare, potente. è sempre perfetta e ama essere desiderata. Tutte le ragazze vorrebbero essere sue amiche, e tutti i ragazzi vorrebbero uscire con lei.
Fino a quella notte.
A quella festa d’estate, Emma era troppo ubriaca per rendersi conto di cosa stava accadendo, troppo ubriaca per dire basta, troppo ubriaca per ricordare. Ma quelle immagini, quelle fotografie che tutti hanno visto online, significano che non potrà mai dimenticare. E dopo la violenza comincia un nuovo incubo: Emma era speciale, ma ora è solo una fonte di imbarazzo. è sulla bocca di tutti, assurdamente additata e accusata. Davvero se l’è cercata? Davvero è sua la colpa? Senza punti di riferimento, Emma comincia a dubitare persino di se stessa.

La protagonista, Emma, è giovane, stupenda, desiderata ed invidiata da tutti. È vegetariana, pur trovandosi in Irlanda, spalma la crema solare persino nel mese di dicembre e deve essere assolutamente ecologica. Sembra non avere difetti, eppure dopo quella notte, dopo quella festa cambia tutto.

“<<Vuoi venire con me?>>, mi chiede grattando via i pezzi anneriti. <<No.>> Questa parola mi esce di bocca automaticamente. No. No. No. In questi giorni non dico altro. È come se cercassi di rimediare a quella volta in cui non sono riuscita a dirlo. In cui non ho avuto modo di dirlo. No.”

Qualche bicchiere di troppo, accettare qualche pillola, è sbagliato, ma è giusto approfittarsi dell’incoscienza per abusare?

“Eli era stato nella stanza, aveva detto qualcuno dopo. Era entrato per togliere le chiavi a Fitzy, per assicurarsi che non prendesse la macchina. Guidare da ubriachi non si fa, ci hanno sempre detto. Guidare da ubriachi è pericoloso. Guidare da ubriachi uccide, rovina vite. Ci sono altri modi per rovinare vite. Da quelli non ci hanno mai messi in guardia.”

Un titolo provocatorio, “Te la sei cercata” Ma del trucco, dei tacchi alti ed essere gentili non significa andare in cerca di “guai”. È troppo facile giudicare ed etichettare vittima e carnefice quando si crede di conoscere i fatti.

È un libro scandalosamente vero, attuale. Scritto in maniera cruda, da far annodare lo stomaco per quanto è reale ciò che viene scritto. La scelta del raccontare in prima persona ha un effetto tagliente. Dopo la violenza escono fuori delle foto, vengono commentate e condivise in ogni momento e ci sono i vuoti di memoria, e non ci sono più i suoi genitori affettuosi con lei, sì, perché dopo quella notte oltre all’anima, al corpo di Emma, si sgretola anche la sua famiglia.

È uno young adult che dovrebbero leggere tutti, la scrittura di O’Neill è incisiva, perfetta per le vicende che narra. È un libro che non parla solo della vittima, ma approfondisce lo stato d’animo anche di chi gli sta attorno: le amiche, la famiglia, i terapisti, la comunità, i ragazzi che hanno abusato di lei.

È un libro che una volta letto ti cambia e ti fa venire voglia di chiedere ad altri di leggerlo. La stessa autrice ha scritto anche “Solo per sempre tua” che sicuramente leggerò. 

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