Recensione “I gemelli” di Sylvia Gift, a cura di Maria Pina

Sinossi

Elena, insoddisfatta quarantenne in carriera, fatica a confessare a se stessa che sono i ragazzi più giovani a scatenare in lei le più forti passioni. Fino al giorno in cui incontrerà Angelo e Paolo, gemelli diciannovenni uniti da un torbido legame.
Elena, quarantenne manager milanese, single per scelta, vive da sempre il sesso con scarsa soddisfazione. Pur non essendo propriamente frigida, i rapporti coi coetanei hanno sempre suscitato in lei tiepide emozioni. Nel tempo, con una certa inquietudine, Elena ha compreso che ciò che ha il potere di eccitarla più di ogni altra cosa è lo splendore della giovinezza. Ma ragioni culturali e di opportunità sociale, l’hanno sempre spinta a non cedere alle sue più istintive pulsioni. Fino al giorno in cui incontrerà Angelo e Paolo, gemelli diciannovenni, uniti da un torbido legame. I gemelli la coinvolgono presto in un gioco, apparentemente sorridente e leggero, di piccole e grandi provocazioni, che rapidamente sgretolano le sue difese.

Elena è una quantaquatrenne single. Vive a milano dove dirige un’azienda di medie dimensioni dopo essersi laureata alla Bocconi. È intelligente, economicamente più che stabile ed anche bella, l’unico suo problema e che non riesce a raggiungere il massimo piacere nei rapporti intimi.

Tale condizione le pesa parecchio, ma nonostante ciò non è riuscita mai a parlarne neanche con uno psicologo.

La protagonista crede che ciò sia dovuto alla sua famiglia, che le ha fatto sempre vedere di cattivo occhio il sesso.

“Temo che certi condizionamenti siano più forti di quanto vogliamo ammettere e che si insinuino in qualche angolo nascosto della mente, influenzandoci senza che neanche ce ne rendiamo conto.”

Marta, sua compagna di corso, e il suo compagno la invitano a trascorrere alcuni giorni di vacanza nella loro villa a Siena. Elena arriva prima del previsto e non si aspetta di ritrovare i loro figli diciannovenni a fare il bagno senza costume. Fin dall’inizio c’è un’attrazione tra i tre, nonostante la differenza d’età.

I gemelli, a causa di un imprevisto, saranno “costretti” a trascorrere un giorno da soli con l’amica della madre… Cosa succederà? Non voglio svelarvi la sorpresa tutta pepe…

I tratti dei personaggi sono ben delineati.

Angelo e Paolo, i due gemelli, hanno una grande affinità, e molti tratti in comune: vestono simile e hanno scelto la stessa facoltà all’Università. In passato, Elena aveva fatto notare alla sua amica che i gemelli non dovevano necessariamente fare le stesse cose, secondo lei doveva spronarli a cercare ognuno un proprio stile, ma dopo quello che succederà in villa, se anche voi leggerete, sarete d’accordo con me: si ricrederà sulla sua idea iniziale.

I periodi sono semplici come il lessico, alcune frasi molto ironiche.

Per la maggior parte del racconto i dialoghi e le descrizioni sono ben bilanciati, nell’ultima prevale la descrizione.

L’ho trovata una lettura piacevole e scorrevole, in alcuni punti prevedibile.

Secondo il mio parere, in alcuni punti l’autrice ha calcato troppo la mano e mi dispiace che non si faccia cenno a nessun metodo contraccettivo. Non ho potuto non notare qualche piccola imperfezione ortografica.

Lettura consigliata agli amanti del genere erotico, m/m e a cui non turba l’incesto.

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