“L’imprevedibile Venetia” di Georgette Heyer – Review Party

Ben ritrovati readers! Quando mi hanno chiesto di partecipare al RP per L’imprevedibile Venetia un regency di Georgette Heyer, edito da Astoria edizioni – che ringrazio immensamente per avermi omaggiato del cartaceo -, non ho potuto che accettare!
Personalmente amo molto i Regency anche se ho poche occasioni per leggerne, e ho sempre sentito parlare molto bene di quest’autrice e del suo stile.
Quindi, senza ulteriori indugi, ecco cosa ne penso!

L'incredibile Venetia - Trama
Cover L'incredibile VenetiaCondannata a vivere nella solitudine della tenuta di famiglia nello Yorkshire da un padre misantropo, alla sua morte la bella, intelligente e indipendente Venetia Lanyon deve per giunta occuparsi della proprietà: il fratello maggiore, infatti, ha preferito dedicarsi alla carriera militare e il minore è preso solo dai suoi libri.
Un giorno il vicino di tenuta, lord Damerel, torna a casa e, dopo un incontro casuale tra i due, la vita di Venetia viene sconvolta dal gentiluomo dalla pessima fama di libertino, che tuttavia si comporta con lei in modo corretto, riuscendo a portare una ventata di novità alle sue giornate noiose. La loro amicizia, fondata su un’intesa che si consolida ogni giorno, scatena molti pettegolezzi e il morboso interesse di parenti e amici…

Da vera amante del genere e di Jane Austen, da incallita femminista con un debole per i personaggi femminili forti, non ho potuto non amare questo libro in quasi ogni sua parte!

Venetia è una giovane donna di venticinque anni, o meglio giovane per noi, ma nell’epoca della Reggenza in cui è ambientato questo romanzo è quasi prossima ad essere considerata una zitella. Sappiamo bene che all’epoca le donne venivano considerate utili sono per sposarsi e fare figli, prese in considerazione solo se giovani, belle e di buona famiglia.

Venetia è tutte queste cose, ma anche intelligente e molto indipendente, non si cura delle opinioni altrui; una rarità. Obbligata alla solitudine per colpa di un padre egoista, alla sua morte si prende cura del fratello minore, Aubrey, un vero topo di biblioteca, in parte egoista anche lui visto che preferisce di gran lunga passare le giornate a leggere e studiare invece che socializzare.
Non gli si possono dare nemmeno tutti i torti: claudicante per via di un problema alla gamba, non ama di certo essere giudicato da una società che sembra prediligere proprio questo divertimento.

Venetia non aveva mai conosciuto l’amore, e ormai a venticinque anni non le erano rimaste molte speranze: gli idilli romantici le erano noti soltanto attraverso le pagine dei libri, e se un tempo aveva atteso fiduciosa l’arrivo del principe azzurro, ben presto il buonsenso aveva prevalso sull’ottimismo.

Forse per via della sua vita da reclusa, forse per il fatto che vive lontano dai centri più importanti per la vita mondana, la solitudine e il pensiero di non sposarsi mai non le fanno venire alcuna crisi di nervi, nonostante di pretendenti ne abbia ben due! Già, due giovanotti che Venetia non fa altro che respingere.

…non aveva mai pensato che quello dovesse essere il suo destino. Voleva conoscere il mondo: il matrimonio la attirava soltanto come unica via di fuga per una ragazza di buona famiglia.

Durante una “spedizione” per raccogliere delle more, fa l’incontro di lord Damerel, suo vicino tornato a casa da poco. Anche se non dei più pacifici, è uno di quegli incontri che cambiano e sconvolgono la vita e da cui nasce una bell’amicizia. Ricordiamoci però del periodo in cui la nostra indipendente eroina è costretta a vivere: essendo lord Damerel un famigerato libertino, agli amici e parenti di Venetia non piace che costei intrattenga un qualsivoglia rapporto con un tale individuo.

Eh no, la povera Venetia non comprende perché non possa fare amicizia con chi vuole visto che non dà importanza alle dicerie ed è comunque un’adulta. ©Credits

In una continua battaglia a colpi di citazioni di famosi autori, i due protagonisti si avvicinano sempre di più, ma gli ostacoli sono sempre tanti e i malpensanti sempre in agguato. Riuscirà il loro amore a superare dei pregiudizi, tradizioni, convenienze tanto radicate in una Londra dell’800?

Come già detto, ho amato tantissimo L’imprevedibile Venetia, nonostante un inizio un po’ lento (solo il primo capitolo per quanto mi riguarda); però è proprio dall’inizio che mi è sembrato di ritrovarmi in una storia scritta dalla Austen o da C. Brontë;  dico sembra perché non sono un’esperta, ma l’impressione è stata quella e credo che comunque questo indichi una grande bravura non solo dell’autrice ma anche della traduttrice.

I personaggi e gli ambienti sono descritti magistralmente! Ho adorato Venetia, la sua caparbietà e il suo coraggio, la sua combattività nonostante tutti, o quasi tutti, cerchino in continuazione di sottometterla a quelle regole che condizionano la vita della maggioranza. Forse un po’ ingenua non avendo conosciuto né il mondo né tanto meno molti uomini, non si arrende e agisce sempre pensando con la sua testa e parlando con franchezza, a volte contornata da pura ironia!

Lord Damerel sarà anche un libertino, ma quanto mi piace! È il classico esempio di come le dicerie partano da un sussurro e si trasformino poi in gigantesche notizie oltremodo inesatte. La sua non è una storia di grandi drammi – forse non per noi abituati al libero pensiero – ma comunque ha un passato che lo ha fatto soffrire. È ironico e tagliente con le parole, esattamente come Venetia, ma a dispetto della sua reputazione, davvero un gentiluomo, anche troppo. Più di una volta mi ha fatto ridere!

Edward, uno dei pretendenti di Venetia, è uno dei personaggi che più ho odiato! Il classico damerino che pensa di poter plasmare le donne come vuole, che non accetta un no come risposta, non tanto perché non voglia crederci, ma perché a dire quel no è una donna, e quello che dice una donna è subordinato a tante cose, come l’umore, le situazioni… capito il tipo, no?

…le assicurò cortesemente di non apprezzare affatto le donne intellettuali e la divertì con un paradosso: che le donne più sveglie non aspiravano a essere intelligenti.

Non vi parlo oltre dei personaggi che incontriamo ne L’imprevedibile Venetia, ma vi assicuro che ce ne sono altri, alcuni divertenti, altri dannatamente odiosi, ma comunque tutti da scoprire!
Più di una volta mi sono ritrovata a desiderare di poter entrare nel libro e dare una scrollata a quello o all’altra di turno!

Tra incomprensioni, scrupoli indesiderati, partenze e sconvolgenti scoperte, la Heyer ci fa vivere magici momenti insieme a Venetia e lord Damerel!

Se avete amato i libri di Jane Austen, non potrete non adorare anche questo libro!

Mi sarebbe davvero piaciuto dare il punteggio pieno, ma per via di qualche refuso ed errorino di davvero poco conto ho deciso di essere coerente con me stessa, come sempre, ed ecco il mio

Voto per L’imprevedibile Venetia

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