Buongiorno e ben ritrovati readers! Eccomi finalmente con la recensione de Le sorelle Field di Dorothy Whipple, edito da Astoria Edizioni che ringrazio infinitamente per avermi mandato il libro. E grazie anche a Mara di Romance e altri rimedi per aver organizzato questo evento!
Questa non sarà una recensione come le altre; non sarà lunga, non mi dilungherò molto, perché voglio provare a trasmettere, anche se in piccola parte, come l’ho trovato io: breve ma intenso.
Non che sia breve come romanzo, le sue 450 pagine le ha, ma scorre talmente velocemente che mi è sembrato di averlo letto in un attimo.
Intenso perché mi ha colpita nel profondo, perché sono coinvolta, perché alcuni punti ero io a viverli… ma partiamo dall’inizio, che altrimenti vi confondo troppo!
Nella Londra degli anni ’30 troviamo Lucy, Vera e Charlotte Field, tre sorelle molto diverse tra loro. Lucy è la maggiore e su di lei ricadono molte responsabilità, tra cui il prendersi cura delle sorelle minori, della casa dal momento che la madre non c’è più… ma tutto quello che fa non è mai abbastanza e quel tenue rapporto che lega le sorelle va a sfaldarsi sempre un po’ di più: sempre più spesso le sorelle minori iniziano a trattare Lucy proprio come una mamma, ma nel senso di atteggiamenti schivi, prendere le distanze, mantenere segreti…
Loro la davano per scontata, lei e tutto quello che faceva, e quando c’era da divertirsi non la volevano.
Complici anche i vari caratteri, sono pochi i momenti in cui si ritrovano di nuovo a vivere quel bellissimo rapporto che si ha tra sorelle e di cui io posso solo immaginare la gioia e complicità.
Crescendo, le loro vite prendono ancora di più strade separate grazie ai rispettivi matrimoni.
Ben presto ci accorgiamo che non sempre quello che si desidera si ottiene, non si può avere sempre tutto, purtroppo.
Lucy sposa un uomo che ama, ma non ottiene quello che più desidera: dei figli.
Vera è bellissima quanto egoistica ed egosintonica. Sposa un uomo timido, dabbene, che lei reputa noioso e nonostante le sue responsabilità di moglie e madre continua a vivere nella più totale libertà, fino a quando non si ritorcerà contro di lei…
Charlotte è la più giovane, mai all’altezza di Vera, sempre messa un po’ in disparte, con un enorme bisogno di attenzioni e di avere ciò a cui tutti aneliamo, essere amati, al primo signorotto che passa e che le dà un minimo di attenzioni si lascia sedurre. L’unica cosa che vuole è amarlo ed essere amata da lui, cose normalissime in un matrimonio, penserete voi, ma purtroppo non è così fortunata. A sposarla è un meschino dittatore, anaffettivo all’inverosimile.
Gli anni passano e le sorelle sono sempre meno in contatto tra di loro, ma non per questo si ignorano. Lucy rimane il collante tra di loro e cerca di aiutarle, ma non sempre questo è possibile, soprattutto se, in fin dei conti, non si vuole essere aiutate…
Le sorelle Field è un libro pubblicato nel 1943, ma vi assicuro che tratta temi davvero molto, ma molto attuali. L’essere sottovalutati, il non essere o fare mai abbastanza secondo qualcuno, il non poter ottenere ciò che più si desidera – discostandosi così dall’immagine della perfezione che a volte ricerchiamo nei libri, rendendoli quasi fiabeschi piuttosto che reali -, la predominanza, la manipolazione, gli abusi psicologici – molto peggiori di quelli fisici -, l’amare troppo che porta solo alla distruzione… questi sono solo alcuni dei temi che possiamo riscontrare.
È forse la prima volta che leggo un libro che mi ha fatto provare così tante emozioni, forse perché, ripeto, mi ci ritrovo molto, forse per quella dannata pagina 177 (chi l’ha letto sa a cosa mi riferisco, e se non l’avete fatto ma intendete farlo, fatemi sapere cosa ne pensate), forse per la maestria dell’autrice nello spiegare così bene uno dei percorsi che possono portare alla dipendenza… A volte sarei voluta entrare nel libro e ammazzare qualcuno, altre volte per poter abbracciare qualcun altro, perché nessuno dovrebbe affrontare certe esperienze da solo.
Il modo in cui viviamo la nostra vita dipende così tanto dalle persone con cui viviamo.
A volte ci stupiamo di come nei libri scritti decenni prima, se non secoli, possiamo riuscire a ritrovarci così facilmente. Ci stupiamo di come alcuni atteggiamenti, alcune opinioni fossero presenti già allora. E allora io mi domando: non è che questi temi sono attuali da sempre ma semplicemente non impariamo dai nostri errori?
Un libro che offre davvero ottimi spunti di riflessione, adatto a tutti e per cui sono ben felice di dare il massimo del punteggio.
Voto per Le sorelle Field
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