Buon pomeriggio a voi, readers, e ben tornati nel mondo delle favole grazie a La principessa di Athelia, novella che si colloca tra il primo e il secondo volume della serie Le favole Incompiute di Aya Ling, che la Hope Edizioni ha portato in Italia facendo molto felice questa bambina qui, moi! Casa editrice che ringrazio immensamente per avermi dato l’opportunità di leggere questa novella, avendomi fornito il file.
Kat adesso si è trasferita a palazzo, determinata a sfruttare al massimo il tempo con il suo amato principe. Essere principessa, comunque, non è tutto rose e fiori. Deve imparare a comportarsi come una reale, prepararsi per l’imminente fidanzamento, difendersi contro parenti ostili. E sapendo che il suo tempo con Edward è limitato, Kat non è così certa di voler ancora diventare principessa…In quanti hanno pianto alla fine del primo libro, sapendo che il lieto fine della storia è strettamente collegato alla fine della favola tra Edward e Kat? Sarete quindi ben felici di leggere La principessa di Athelia, che racconta un piccolo scorcio della vita insieme dei nostri amati protagonisti.
La vita di un reale non è come viene descritta nelle favole.
Sono queste le frasi che più adoro in libri di questo tipo, perché sono quelle che più mi fanno immergere in una storia, rendendola reale e tangibile. Ed è vero, la vita di Kat non è tutta spensieratezza e passare il tempo con il suo innamorato. Tutti e due sono oberati di impegni: Edward deve amministrare un regno (tutta roba noiosa come rispondere a lettere, fare resoconti… una barba, insomma) e Kat, venendo da un mondo in cui tutto è tranne che principessa, deve imparare praticamente tutto, dall’etichetta reale alla storia della famiglia reale (una noia pure questo, probabilmente). Le difficoltà sono tante, anche perché
Non importa quanto ci provi, il mio comportamento non sarà mai compatibile con quello di una principessa tradizionale
Ricordati però, cara Kat, che è questo che ha fatto innamorare Edward di te, e noi di Edward! Voi concordate, readers, giusto?
Tra le interminabili lezioni con Madame Dubois e i vari impegni reali, i due ragazzi riescono a passare del tempo insieme (di nascosto, sapete, l’etichetta, la buona creanza… uff). Uniti dall’amore, certo, ma anche dai loro progetti in comune: vi ricordate quella minuscola ma rivoluzionaria proposta di legge a favore di condizioni migliori per i minori costretti a lavorare? Ecco, anche in questa novella ritroviamo questo fantastico tema, come anche altri onorevoli, non meno di questo, ma di cui non vi parlo 😉
La consapevolezza, però, che tutto questo presto finirà non fa che far oscillare sempre più quella spada di Damocle che aspetta solo di tagliare qualcosa. Kat e Edward sono certamente tristi per questa cosa, ma cercano di fare quello che molte volte noi stessi dimentichiamo di fare
«Abbiamo nove mesi, rendiamoli i più felici, viviamoli al meglio.»
Vivere il presente al meglio non fa sparire il problema, è vero, ma gli fa godere molto di più la quotidianità.
E kat ci prova, ci prova davvero, ma non è facile, e pensare al futuro la porterà a realizzare alcune cose, aiutata dal nostro vecchio, carino e coccoloso (o forse no? Mmh) amico, Krev.
Ecco, La principessa di Athelia è un racconto corto, un centinaio di pagine, ed è vero che è principalmente incentrato sui protagonisti, ma l’autrice è stata molto abile nell’inserire anche altri personaggi, alcuni che sono vecchie conoscenze, altri totalmente nuovi, caratterizzandoli magnificamente e lasciando loro spazio a sufficienza per rendere il libro il più completo possibile.
Una novella magnifica e… di una fiabesca realtà, capace di farci catapultare di nuovo nel magico mondo di Athelia, cosa di cui non si vedeva l’ora, e ci rende tristi doverlo lasciare di nuovo, con la speranza di poter farvi ritorno molto presto.
Libro molto scorrevole, che si legge in poco tempo nonostante i vari refusi e qualche errore che però sono sicura il team della Hope Edizioni porrà presto rimedio!
Voto per La principessa di Athelia
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