Buondì readers, eccomi di ritorno con Amare un libertino di Julia Quinn, edito da Mondadori, che ringrazio per il file. Ormai immancabile appuntamento mensile, o almeno fino a luglio, dopo di che penso potrei entrare in depressione… seriamente, come farò senza i Bridgerton???
Disperazione a parte, si comincia con Francesca e Michael.
Dopo anni di dissolutezze, il noto libertino Michael Stirling ha deciso di cambiare vita: è bastata un’occhiata a Francesca Bridgerton per farlo innamorare come non avrebbe mai creduto possibile. Peccato che Francesca stesse per sposarsi… Tutto ciò è avvenuto tempo fa. Ora Michael ha ottenuto il suo titolo e Francesca è libera, ma continua a vederlo solo come un caro amico. Fino a quando non si ritrova, quasi casualmente, tra le sue braccia appassionate.Ultimamente ammetto che forse non si può fare del tutto affidamento sul mio giudizio; sarà stata la stanchezza, un po’ di blocco, le aspettative troppo alte, non lo so, ma questo libro non mi ha soddisfatto appieno.
Già dagli altri libri avrei potuto dire che Francesca non sarebbe stata la mia Bridgerton preferita, ma nemmeno perché mi stia antipatica, semplicemente non mi sono sentita molto in sintonia con il suo carattere.
Certo, all’inizio è tremendo vedere come, da un momento all’altro, tutto il tuo mondo possa caderti addosso, crollare in un miliardo di pezzettini. Che John, suo marito, è morto già lo sapevamo, vedere e leggere il come mi ha lasciata veramente esterrefatta, pensando a una sorta di maledizione, lo ammetto.
Vedere Michael, personaggio che mi è stato decisamente più simpatico, tentare in tutti i modi di reprimere, dimenticare, incarcerare in un angolino dimenticato il suo amore per la moglie del cugino mi ha fatto amare questo personaggio. La sua lealtà verso il cugino è straordinaria, anche dopo che è mancato.
Non solo non si aspettava di ereditare il contado ma, sopraffatto da tutte le emozioni, non riuscendo a stare vicino a Francesca perché sì, a quanto pare si può amare troppo ed essere anche troppo leali, scappa a gambe levate in India per ben quattro anni.
Non avrebbe mai potuto riservargli quell’ultimo insulto.
Al suo ritorno, Francesca ha finalmente smesso il mezzo lutto, lui pensava di averla dimenticata, o quanto meno che non avesse più un tale effetto su di lui ma si sbagliava di grosso.
Era qualcosa nel suo modo di muoversi. Di respirare. Semplicemente di essere.
Ed era convinto che non avrebbe mai smesso di fargli quell’effetto.
Quello che non è cambiato è il sentimento verso il cugino.
Non sarebbe mai sfuggito a quella donna. Né avrebbe mai potuto averla. Anche se John era morto, era impossibile, sbagliato.
Erano accadute troppe cose e lui non sarebbe mai riuscito a scuotersi di dosso la sensazione che l’avrebbe in qualche modo rubata al cugino.
Sì, è un uomo complicato, un uomo con mille timori
Se gli avesse donato anche Francesca, come avrebbe potuto aggrapparsi alla seppur flebile speranza di non avere mai desiderato – di non avere mai nemmeno sognato – che tutto ciò accadesse?
Come sarebbe riuscito a vivere con se stesso?
Francesca, d’altro canto, ha sempre visto Michael come un amico. Ma qualcosa cambia.
E per fortuna aggiungerei perché è proprio fino a questo punto il motivo per cui vi dicevo che questo libro non mi ha pienamente soddisfatta. Fino a questo momento ammetto di averlo trovato un po’ lento, in alcuni passaggi anche noioso, almeno fino a quando le due personalità non si scontrano davvero, non prende il sopravvento la passione, l’amore, perché ammettiamolo, il tutto si può tenere a bada solo fino a un certo punto.
Ed è così che vi lascio questa volta, con una promessa: se per caso avete le mie stesse sensazioni di noia, non vi preoccupate, migliora e, come sempre, vale la pena leggere tutto. Che questi libri finiscono bene lo sappiamo già a prescindere, ma il come è proprio la parte migliore! La consapevolezza che piano piano li riscuote.
Insomma, nonostante non sia a conti fatti il mio libro preferito della serie, nonostante un po’ di lentezza soggettiva, non perdetevi la loro storia!
Voto per Amare un libertino
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