Salve readers! Oggi il blog partecipa al RP de I Destinatari di Elisa Piccinelli, organizzato da La Gilda delle Blogger!
Prodotto fornito dall’autrice ai fini dell’evento.
Cosa succede quando si muore? Esiste un qualcosa oltre a questa vita oppure, semplicemente, smettiamo di esistere? Questa è forse la domanda che più tormenta l’uomo sin dall’alba dei tempi. E sin da che se ne ha memoria, l’uomo ha sempre cercato di dare una risposta, dalla più ottimista a quella più tremenda.
Questo libro racconta di Emily, costretta a scoprire questa agognata quanto paurosa verità appena più che diciottenne. Ma è proprio con la sua morte che avrà inizio la sua nuova vita. Quando finisce Lassù, le si prospettano ben tre possibilità: rimanere un’Anima Semplice, Reincarnarsi oppure diventare Destinatario.
La terza opzione è quella scelta da Emily, ma non si può certo dire che sia un compito facile, anzi, comporta una responsabilità enorme, perché i Destinatari sono coloro che, pur rispettando il libero arbitrio delle persone, aiutano i propri protetti, li proteggono, provando a indirizzarli verso la via più giusta e sicura.
Ecco, la povera Emily deve essersi portata appresso un po’ della sfiga ricevuta durante la sua vita terrena, perché non le viene assegnato un protetto neonato, come capita a tutti gli allievi all’inizio… no, il suo protetto è Alexander, un giovane ragazzo di Londra.
Il perfetto sistema che regola la vita Lassù, dopotutto, non è così perfetto a quanto pare, perché Emily, a poco a poco, inizia a provare un sentimento sempre più forte verso il suo protetto, e qui avranno inizio i problemi.
Un amore impossibile, destino, amicizia, sconvolgimenti e eventi impossibili sono gli ingredienti di questo fantasy!
E ora veniamo agli aspetti più tecnici.
Il mondo creato dall’autrice è sicuramente ben studiato e strutturato, forse non molto gettonato e in parte creativo, e questo è decisamente un punto a favore! È stata molto in gamba a renderlo molto reale. Si tratta di un mondo nel quale tutto è possibile, dove basta ascoltare trenta parole di una lingua che non si conosce per poi riuscire a capirla alla perfezione
Emily è sicuramente il personaggio più caratterizzato; è una vera chiacchierona ed è poco paziente. È sempre stata una ragazza molto razionale, almeno fino a quando non si ritrova Lassù
Aveva sempre avuto una mente molto razionale e più tempo passava in Quel Posto più sentiva le sue convinzioni sgretolarsi come una collina dopo incessanti piogge.
Presto scopre che tutto avviene per una ragione, anche se non sempre è subito di palese comprensione.
Purtroppo ho trovato i personaggi secondari più caratterizzati del co-protagonista, che avrei sicuramente voluto conoscere meglio. Essendo raccontato attraverso un narratore esterno, onnisciente, sarebbe stato forse meglio lasciare più spazio a tutti gli altri personaggi, ma in primis Alexander mi è sembrato in alcuni punti messo quasi in secondo piano, nonostante le vicende riguardassero anche lui.
Per quanto riguarda lo stile, l’ho trovato fluido ma un po’ acerbo, con qualche imprecisione qua e là a livello grammaticale. L’autrice si è, giustamente, soffermata molto sul descrivere questo mondo, i personaggi e la società, ma molto poco per quanto riguarda, invece, le relazioni umane. Emozioni e intercorsi vengono davvero descritti a volte troppo velocemente, in modo superficiale e poco esplicativo, penalizzando così il lettore più esigente come me, che avrei voluto leggere alcuni episodi in modo più approfondito.
Ecco, una cosa che onestamente non ho pienamente apprezzato, sono le numerose frasi in inglese. Secondo me, a lungo andare, distolgono troppo l’attenzione e fanno perdere il filo, diminuiscono il ritmo narrativo. Qualche accenno qua e là sarebbe stato molto meglio apprezzato che non interi dialoghi in questa lingua straniera che, per quanto io mastichi abbastanza, mi ha costretta ad andare a leggere le note in un paio di occasioni.
Bisogna ricordare anche che questa è la prima pubblicazione dell’autrice e secondo me ha un ottimo materiale grezzo per le mani: talento e immaginazione.
Per quanto riguarda l’epilogo, ammetto che mi ha messo un po’ di ansia e attendo con curiosità il seguito; sappiate comunque che le parole del Maestro si riveleranno più vere che mai…
«Ricordati sempre le mie parole. Parlare a vanvera non è nel mio stile, ogni parola ha un peso e io le scelgo con cura quando ho a che fare con il destino di una persona, soprattutto se questa persona è speciale come te.»
Consigliato agli amanti degli amori impossibili, desiderosi di scoprire una possibile versione dell’Aldilà.
Voto per I destinatari
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Vi lascio il banner con il nome degli altri blog partecipanti all’evento. Buona lettura!