“Questioni di scelta” di Ingrid Rivi – Recensione

Buongiorno readers, eccomi nuovamente online con la recensione dell’ultimo libro di Ingrid Rivi: Questioni di scelta, edito dalla Gilgamesh Edizioni. Si tratta di una vera e propria “Favola contemporanea”, in cui la Principessa da salvare da una vita in una “gabbia dorata” è Letizia Castelli, gli aiutanti sono il suo migliore amico Luca e Rufus, un irriverente cagnolone, e i “Principi Azzurri”… sono due! Anche se soltanto uno sarà la fortunata scelta di Letizia.

Prodotto fornito dalla casa editrice ai fini di una recensione

Questioni di scelta - Trama
Cover Questioni di sceltaA cosa serve la bacchetta magica se Cenerentola ha un Iphone? Letizia Castelli sta per sposare il suo principe azzurro ed è al settimo cielo, o quasi… Potrebbe essere più felice solo se cancellassero Ibiza dalla faccia della Terra, perché è proprio lì che il suo fidanzato Trevor festeggerà l’addio al celibato. Immaginate per un momento che la fata madrina sia un cane combinaguai di nome Rufus, che la scarpetta di cristallo sia uno smartphone disintegrato e che i principi azzurri diventino improvvisamente due. Come districarsi? In un attimo il mondo di Letizia verrà capovolto, tutte le sue certezze infrante, e starà a lei rimettere insieme i pezzi, perché in fondo il finale da favola e la felicità non sono altro che questioni di scelta.

 

Già nell’antica Grecia, il filosofo Eraclito diceva:

“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi”.

In questa frase può essere spiegata l’intera essenza del libro di Ingrid Rivi. La nostra vita è tutta una “Questione di scelta”, ogni scelta implica dei cambiamenti, delle reazioni che portano al mutare degli eventi… e delle persone.

I protagonisti di questa romantica storia sono:

Letizia, “Leti” o “Izzi” come la chiamano amorevolmente in famiglia, una bellissima ragazza, semplice, riflessiva, spesso troppo accomodante… ma anche tanto orgogliosa.
Leti, dopo essersi fidanzata con Trevor, un elegante ragazzo dell’alta borghesia veronese, ha modificato inconsapevolmente tanti lati del suo carattere, ”ingabbiata” nella parte della fidanzata perfetta, sempre all’altezza del buon nome della famiglia del fidanzato.

“Chissà se anche Cenerentola, prima del matrimonio aveva avuto le mie stesse paure di inadeguatezza?”

Per troppo tempo si è fatta trasportare dagli eventi e dalle scelte altrui; finché il fortuito incontro-scontro con Christian e il suo Rufus, a pochi giorni dalle nozze, e il susseguirsi degli avvenimenti che ne scaturiscono, le fanno mettere in discussione tutte le sue certezze.

Inizialmente pensavo che a questo personaggio mancasse un po’ di carattere e che giocasse un po’ con i sentimenti di entrambi “i Principi Azzurri”. Nel corso della lettura però, è capitato di chiedermi più volte: E tu, cosa avresti fatto al suo posto? Forse quella che mi sembrava mancanza di carattere, era soltanto paura… paura del giudizio altrui, delle conseguenze, paura di fare “un grande salto nel buio”.
Da ciò, ecco il ribaltamento della mia opinione: Letizia Castelli è anche una ragazza molto coraggiosa e rispettosa… perché non so quante di noi avrebbero messo in discussione una vita intera per la “curiosità” di conoscere un ragazzo sconosciuto, e avrebbero resistito a degli addominali scolpiti ed un sorriso perfetto nel modo in cui ha fatto lei.

“L’amore rendeva ciechi, allora cosa si era quando si riacquistava la capacità visiva?”

Il futuro marito di Letizia si chiama Trevor, ed è lo stereotipo del ragazzo di buona famiglia: egoista, viziato e con la capacità di uscire vincitore da qualsiasi situazione (che si tratti della maestosità di un evento, dell’esito di una gara o un litigio con la fidanzata…). Il classico “figlio di papà” con il futuro spianato, che crede di più ai poteri che può fare la sua carta di credito, che al potere dell’amore.

Infine c’è Christian Borsari, un ex calciatore che, dopo la perdita di un arto a causa di un incidente, ha dovuto riscoprirsi e reinventarsi prima come uomo e poi come professionista. Questo ragazzo, con la sua dolcezza e la sua spontaneità ha saputo dare a Letizia quello di cui aveva bisogno: “il condimento giusto per la sua vita, divenuta nel corso degli anni insipida”, come le pietanze che era costretta a mangiare per compiacere il suo fidanzato.

“Hai presente la scintilla che fanno due corpi quando sono vicini, quella voglia irrefrenabile di allungare la mano e sentire che l’altro è di fianco a te? La complicità dietro uno sguardo, condividere lo stesso bicchiere e ridere delle medesime battute. Insomma sentirsi completi nel corpo e nell’anima”.

Tra Letizia e Christian in pochissimo tempo si crea proprio questo: il giusto mix di Alchimia, Sintonia ed Attrazione. Tutto questo basterà per cancellare un amore duraturo e un matrimonio con il rampollo di una delle famiglie più prestigiose della città?

Come tutte le Principesse, dopo tante peripezie anche per Letizia Castelli arriverà il lieto fine… con chi? Beh quello lo scoprirete solo leggendo il libro.

Il romanzo è diviso in 27 capitoli più un epilogo che ci svela cosa accade ai personaggi a distanza di pochi anni. Inizia con una sorta di countdown alle nozze di Letizia & Trevor, e prosegue in modo cronologico come se fosse un diario, fino al giorno della scelta più importante di Leti: Una vita scintillante con Trevor o un salto nel buio con Christian?

L’autrice oltre a parlare dell’amore, dell’amicizia e del rapporto genitori-figli, affronta anche tematiche molto attuali come: le diversità fisiche, sociali e culturali. Luca, l’amico omosessuale di Letizia non solo non è considerato alla pari degli altri da Trevor e dalla sua famiglia, ma addirittura viene spesso ignorato, deriso e denigrato. Stessa sorte per Christian, che in più di una occasione racconta episodi di discriminazione a causa della sua protesi ortopetica. Tali diversità, sono del tutto normalità invece per Letizia, che è stata educata dai suoi genitori alla cultura della diversità.

Il libro è ben scritto, le descrizioni accurate e i dialoghi coinvolgenti. Mi sono piaciuti molto i parallelismi e le metafore ispirate al mondo del calcio che rendono il romanzo originale e contemporaneo:

“Non è forse tuo padre il sostenitore dell’attacco preventivo, e che a forza di chiudersi in difesa prima della fine della partita si rischia di prendere un goal?”

Nonostante il finale sia un po’ scontato, il libro è consigliatissimo!
È stata una lettura piacevole e veloce e penso che meriti ben 4 libri!

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Alla prossima recensione,
VM C

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