“Emmeline” di Estelle Hunt – Recensione

Buongiorno, readers! Emmeline di Estelle Hunt, uscito il 24 aprile e edito da Hope Edizioni che ringrazio per il file, è il libro di cui vi parlo oggi!

Emmeline - Trama
Inghilterra, 1888
Quando Emmeline Brant partecipa alla sua prima stagione ha solo diciotto anni e tante speranze per il futuro. Tuttavia, neppure nei suoi sogni più segreti avrebbe mai immaginato di suscitare l’amore di Julian Severn, il Marchese di Newbury. L’uomo che da sempre possiede il suo cuore.
Un crudele ricatto costringe Julian a piegarsi alle consuetudini imposte dal suo rango. Tra aristocratici freddi e calcolatori, donne amorali, bugie e tradimenti il loro futuro sembra segnato per sempre.
Devastata dal dolore, Emmeline parte per New York, dove si immerge nel mondo dorato dell’alta società, sperando così di curare il proprio cuore infranto. Grazie alla presenza di donne straordinarie e alla possibilità di un nuovo amore, la felicità sembra di nuovo a portata di mano. Eppure, il destino non ha finito di giocare con Emmeline e Julian. Richiamata in Inghilterra, Emmeline scoprirà che dietro gli eventi passati si nascondono tremende verità e che l’amore, quando è autentico, non muore mai.

Protagonista assoluto di questa storia è l’amore, anzi l’Amore, quello puro e assoluto che può essere impetuoso, travolgente ma anche devastante.
Ed è quell’amore che tutte, apertamente o segretamente, sogniamo.

Ed è questo l’amore che vola tra le pagine di questo libro, che è un romance storico, in cui ho ritrovato qualche passaggio sempre attuale.

Ogni personaggio, principale e secondario, ha una propria profondità, temperamento e forza ed è delineato con poche efficaci parole, le loro emozioni ti rendono partecipe della storia, e non solo spettatore.
Come non amarli?

Emmeline e Julian, due mondi che dovrebbero solo sfiorarsi ed invece si incrociano ed il loro amore divampa.

Julian la aiutò a scendere, tenendola saldamente per la vita e in quel cerchio di braccia, in quella vicinanza affamata, le bocche divennero l’unico cibo in grado di saziarli. Non sarebbero tornati indietro, una volta varcata quella porta nulla avrebbe potuto fermare ciò che era fermentato in quei lunghi giorni di baci rubati e promesse silenziose.
Una penombra polverosa e umida li accolse, il tonfo della porta che veniva chiusa non li separò, si trovavano alla fine di un viaggio, o all’inizio di uno nuovo, in ogni caso su una strada che andava percorsa.

Anais, sorella di Emmeline, ragazza piena di spirito e fuoco, chi non vorrebbe un’amica così?

Emmeline cara, spero che non eccederete con i pasticcini, altrimenti la vostra figura voluttuosa ne risentirà, esosrdì una voce tutta miele.
Le tre giovani si nascosero dietro ai ventagli per soffocare una risatina di scherno.
Emmeline le guardò con durezza, ingoiando una risposta poco gentile della quale sua madre non sarebbe andata fiera, ma Anais non riuscì a tenere la bocca chiusa: almeno mia sorella possiede gli attributi di una donna, mentre tante altre sembrano scope vestite, cara Lady Aurora.

Augusto, il marchese padre di Julian, uomo veramente infido e maligno.

L’amore è per gli sciocchi Julian, non per gente come noi….Se i tuoi antenati avessero ragionato con ciò che avevano in mezzo alle gambe piuttosto che con il cervello, ora non saremmo quello che siamo, vale a dire una delle famiglie più potenti d’Inghilterra.
Come credi che si accresca un patrimonio? Alleanze, Julian, e matrimoni di convenienza.

Charlotte, moglie di Julian, calcolatrice e assolutamente incapace di amare.

Dopo il parto, Charlotte chiuse gli occhi e cercò di riposare, ma lo strillo acuto di sua figlia le trapassò la testa come un dardo infuocato.
Molly, porta lontano da me quella dannata bambina. Ho bisogno di riposare.
E finalmente sola, Charlotte si abbandonò al sonno dei giusti.

E poi Margaret ed Edward, genitori di Emmeline e Anais, la prozia Euphronia, e ancora Charles e Alice, la nonna di Emmeline, che ho adorato da subito.

Grazie tesoro mio, per gli anni felici che mi hai regalato, per i figli che hai portato in grembo e per avermi perdonato.
Margaret scoppiò in lacrime, bagnando il palmo della mano di Edward poggiata sulla sua guancia, le tiepide gocce di dolore che scivolavano tra le dita.
Non hai nulla da farti perdonare, amore mio. Hai reso la mia vita piena e appagata.
La prima volta che le aveva viste, la prozia Euphronia aveva riservato loro il suo più temibile sguardo inquisitorio, poi il viso paffuto e liscio si era rilassato in un largo sorriso.

Si trovava accanto a sua sorella quando avvertì uno sguardo su di sé. Charles la fissava da lontano e lei avvertì un’insolita sensazione di sollievo sapendolo lì.

La nonna era come la ricordavano dall’ultima visita che la vecchia signora aveva compiuto in Inghilterra, cinque anni prima.
Di bassa statura, filiforme, appariva comunque maestosa grazie alla postura eretta e all’andatura fiera. La schiena dritta come un fuso e il mento leggermente alzato denunciavano una chiara tendenza al comando.
Sei sempre secca come una scopa, la salutò Euphronia.
E tu somigli sempre di più a una mongolfiera, non si scompose Alice. 

Tutti i personaggi sono perfetti per questa giostra di amori e inganni, non li ho nominati tutti perché non dovete perdere la sorpresa di scoprirli pagina dopo pagina.

Non leggevo da tempo un romance storico perché gli ultimi li ho trovati troppo melensi e affettati.

In Emmeline ho trovato una scrittura scorrevole, una trama ammaliante e soprattutto non sdolcinata, con un’elegante e naturale atmosfera regency, niente di nuovo sotto il sole, è vero, ma mi è piaciuto e verso la fine mi sono ritrovata indecisa se desiderare un lieto fine o meno, sarebbe stato ugualmente bello.

Spero che la scrittrice Estelle Hunt stia pensando di continuare questa storia ma soprattutto desidero leggere un libro su Anais, perché mi piacerebbe proprio proseguire la sua storia.

Io sono rimasta incantata, e se il tè delle cinque è un vostro appuntamento giornaliero, se desiderate ricevere un invito ad una festa in un antico splendente palazzo e ballare con un lord, se volete fare un viaggio oltreoceano in una cabina di prima classe con mille bauli e cappelliere al seguito, e se adorate l’abito in copertina, che a mio avviso è un perfetto mix di sensuale innocenza, come la protagonista, questa storia non può proprio mancare nella vostra libreria.

Buona lettura,
Rekla

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