“Tre amiche” di Elizabeth Ames – Review Party

Ciao, readers! Oggi partecipiamo al RP per Le amiche di Elizabeth Ames, uscito il 04 agosto per la Mondadori, che ringrazio per il file.

Le amiche - Trama
Assegnate alla stessa stanza durante il loro primo anno al Quincy-Hawthorn College, Lainey, Ji Sun, Alice e Margaret diventano rapidamente inseparabili. Il campus dove vivono insieme, le esperienze comuni, e la passione e la ferocia che la scuola e l’indipendenza risvegliano in loro danno vita a un affetto e un’amicizia indistruttibili. Ma le ragazze si accorgono presto che il loro legame deve superare non solo le paure che hanno origine nell’infanzia ma anche le minacce che provengono dal mondo esterno, da loro quattro e, infine, per ciascuna, da se stessa. Il romanzo segue la vita delle quattro amiche passando dai giorni selvaggi e spensierati della gioventù a quelli più complicati e difficili una volta diventate adulte, e si concentra su un errore terribile che ciascuna di loro commette, e che ne segna la vita per sempre. Diviso in quattro parti, “Le amiche” si interroga su come il passare del tempo e la maturità costringano le amicizie a evolversi e cambiare mentre scopriamo la capacità di perdonare. In un romanzo pieno di sentimento che evoca l’esperienza agrodolce delle amicizie totalizzanti, le vite delle protagoniste sono allo stesso tempo dolorosamente familiari e brillano comunque di una luce e una profondità tutta loro.

Quattro ragazze diverse, quattro vite che si incontrano per raccontare una storia: Lainey (che cambia la tinta a seconda della stagione e dell’umore), Ji Sun (nera), Alice (bionda) e Margaret (castana), si incontrano per la prima volta sulla porta della loro stanza al campus e diventano da subito amiche.

“Da questo punto di vista quattro era un buon numero, lo avevano già capito, meglio di tre, perché c’era meno stasi. Tre significava che una di loro avrebbe potuto sempre pensare a se stessa come al nucleo, la ragion d’essere, ma quattro era abbastanza da formare un ponte, da prendersi per mano in tutti i modi possibili, da non avere un centro.”

Parlando scoprono di essere tutte seconde figlie, e lo prendono come un segno: era destino che dovessero incontrarsi per arrivare a formare una famiglia, parallela a quella di origine, ma più forte.

“Presero posto sulla panca sotto la finestra, Ji Sun con le gambe incrociate e la schiena diritta, Alice distesa a pancia in giù, Lainey con le ginocchia al petto e il mento appoggiato sopra, e Margaret seduta come se fosse sul dondolo di un porticato, sfiorando con i talloni la grata di ottone che correva lungo il battiscopa.”

Quella panca sotto la finestra diventa il “loro” posto, lì si ritrovano ogni sera e si raccontano le loro vite, le cotte, i sogni, i dubbi, le paure sul domani, provano insieme a crescere e a trovare una loro forma, un’identità che le definisca per il futuro.
È la storia di quattro ragazze, abbiamo detto, con quattro vite e quattro traumi, segreti nascosti e da nascondere che dovranno affrontare e che segneranno le loro anime per sempre.  

“«Oddio, vi prego, non ditelo a nessuno. E neanche a me… non ne parlate neanche con me. Non ne parliamo mai più» disse. «Promettetemelo.»
Loro promisero, ma non sembrava abbastanza. Lainey si tolse la spilla dal kilt e propose alle altre di diventare sorelle di sangue, senza cambiare l’espressione, ma aggiungendoci anche sorelle di luna. Potevano essere entrambe le cose….poi premettero ciascuna il dito contro quello delle altre, come in un brindisi in cui ognuna di loro si accertò di toccare tutte le altre, di guardarle negli occhi.
Adesso erano legate in un modo nuovo, dal sangue, dal segreto di Alice, la sua azione peggiore. Avevano giurato con il sangue sotto la luna di mantenere il segreto di Alice e così giurarono di custodire anche segreti futuri.”

Le amiche hanno promesso di custodire gelosamente i loro segreti, ma dovranno venire duramente a patti con la realtà: riusciranno a mantenere l’impegno preso anni prima sotto la luna?

“Ji Sun la settimana successiva tornò al negozio e comprò due boccette di quel profumo, una per sé e una per Lainey.
Se lo portarono entrambe dietro durante il viaggio in Connecticut, per quanto fosse un profumo poco estivo, forse pensando che quel sentore di pietra fresca potesse spegnere un po’ della calura paludosa e ostinata di fine agosto.
Nessuna delle due, però, sarebbe stata mai più in grado di portarlo dopo ciò che successe in Connecticut. Qualcosa s’inacidì nelle boccette dopo quello che Margaret fece e diventò ancora più acido dopo quello che il resto di loro non riuscì a fare.”

Il tempo passa, le ragazze crescono, le esperienze e gli amori anche, e tre di loro si ritrovano sposate e con figli: chi li ha, e chi li cerca disperatamente, e chi non vuole né marito né figli ma crede di essere innamorata.

Le loro vite girano più o meno tranquille quando un altro segreto, un’azione così raccapricciante e incomprensibile, capace di stordirle, quasi di annientarle, le raggiunge e le riunisce.

“Amare così tanto significava conoscere meglio l’odio? La creazione doveva seguire così da vicino la creazione?…
Tutto muore prima o poi, aveva risposto una di loro, e di fronte a quella affermazione avevano riso, era tutto divertente e spaventoso allora, quando condividevano quell’alloggio.”

Ma la vita non è più come quando andavano al campus, la vita le ha punte più forti di una spilla del kilt.

Chiedo venia, lo so che dovrei raccontare di più, non è un giallo, è vero, ma anche solo un accenno in più vi toglierebbe il gusto della sorpresa.
Posso dirvi che anche per me è stata un’azione incomprensibile che mi ha fatto sbarrare gli occhi, un gesto forse di amore, anche se a mio parere estremo e malato.

I personaggi e i loro sentimenti e pensieri sono chiari e ben delineati, la storia scorre in modo fluido ed elegante, le parole sono scelte con cura, i vari temi trattati sono molto attuali, la scrittura è giovane e coinvolgente.

Mi è mancato però quel quid e non sono riuscita a sentirmi veramente parte del quartetto, perciò ho seguito da spettatrice l’evoluzione del legame che cresce tra loro e con loro, a volte un po’ feroce e totalitario, a volte dipendente ed emotivo, fino ad arrivare al culmine della loro amicizia lungo il percorso che le porta a una situazione esplosiva e folle.

Nessuno è perfetto ed è importante avere sempre accanto la famiglia e gli amici più cari, e questo libro definisce bene entrambi i concetti.
Mi chiedo se ci sarà un seguito, mi piacerebbe leggere ancora di queste quattro ragazze.

Non potevo non provare la bevanda consolatoria preferita di Lainey: una tazza di tè Earl Grey con il latte e l’orzata, una bevanda dolce e profumata, perfetta per una coccola.

Buona lettura,
Rekla

Voto per Le amiche

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