Buongiorno miei cari readers! Oggi partecipiamo al RT di Sulle tracce di Jack lo Squartatore, di Kerri Maniscalco, edito da Mondadori Oscar Vault, che ringrazio per il file.
La morte non bada alle distinzioni di noi mortali, come il genere o la posizione sociale. Coglie allo stesso modo re, regine e prostitute, spesso colmando di rimpianti chi rimane in vita.
Maiali, rane e ratti dissezionati – e immagini ancor più raccapriccianti, come intestini e cuori umani – adornavano le pagine del mio taccuino. Su quei fogli erano disegnate cose che avrebbero dovuto inorridire una signora, e che invece stimolavano la mia curiosità.
Mio padre l’avrebbe fatto a pezzi, se avesse scoperto che mi stava dando lezioni in segreto.
Se solo si fosse scrollato di dosso un po’ delle sue assillanti preoccupazioni, avrebbe cancellato almeno dieci anni dai suoi lineamenti un tempo tanto affascinanti.
Nathaniel batté le mani guantate e sfoderò un sorrisetto malizioso. Era sempre in prima fila quando si trattava di appoggiare la mia scelta di studi.
Audrey Rosa è il tipo di ragazza che male accetta le imposizioni della società. Perché mai non può studiare? Vale forse meno di un uomo?
Bramavo il giorno in cui le ragazze avrebbero potuto truccarsi e indossare abiti di pizzo – o non truccarsi affatto e uscire con un sacco di iuta, se lo preferivano . per recarsi al lavoro dei propri sogni senza essere giudicate inappropriate.
Ha sempre la risposta pronta, deve per poter continuare con determinazione a fare quello che vuole, nonostante la maggior parte del mondo la ostacolerà sempre, ma è una femminista con tutti i canoni
«Ah, sì? E in quale manuale di medicina hai letto che una donna non può affrontare questo genere di cose? L’anima di un uomo è per caso dotata di peculiarità che quella della donna non possiede?» lo punzecchiai. «Non avevo idea che le mie viscere fossero fatte di cotone e gattini, e che le tue invece fossero rivestite d’acciaio.»
Fenomenale, vero?
Non è un libro in cui la trama e il background sono finalizzati soltanto a risolvere il mistero. Lei, lo zio e Thomas (“pupillo” dello zio), ragazzo alquanto affascinante e con un cervello solo da invidiare, stanno indagando sì sui crimini di Jack lo Squartatore, seguendo piste, un po’ alla Temperance Brennan con qualche secolo di anticipo… ma i personaggi sono ben delineati, vengono descritti e contestualizzati nelle loro vite, non sono privi di emozioni, hanno una vita, delle relazioni interpersonali, problemi, gioie e dolori.
Questo non fa altro che “alzare il tiro” del libro.
Audrey Rose e Thomas, fondamentalmente i veri protagonisti di questo libro, si interfacciano, tra battibecchi, corteggiamenti e punzecchiamenti vari, e indagano insieme, cercando di scoprire chi sia il famigerato Jack.
Avrei fatto qualsiasi cosa in mio potere per risolvere il caso. Per Miss Nichols. E per qualsiasi altra donna o ragazza senza diritti che la società ignorava.
Attenzione, però… a volte verità è impossibile, a volte non ci si può credere… Un duro shock aspetta ai protagonisti…
Ho trovato il libro davvero molto accurato (a parte qualche licenza che l’autrice si è presa ai fini della trama, ma di cui parla alla fine del libro, dimostrando quindi di essere comunque stata molto scrupolosa nei suoi studi), soprattutto dal punto di vista dell’olfatto. Pensateci: quante volte in un libro troviamo maggior descrizione nel tatto, nelle emozioni, nella vista per far sì che il lettori si immedesimi meglio nel libro, trascurando però l’olfatto?
Ecco, questo non è il caso
Tutto, in quel covo sotterraneo, diffondeva il vago sentore di ammoniaca della formalina, persino l’odore dolciastro della decomposizione, ma era insolitamente confortante.
Ho davvero adorato il personaggio femminile, per tutti i motivi che esplicitamente o meno vi ho elencato sopra (penso si sia ben capito), così anche il suo essere affiancata da Thomas, un personaggio in cui vengono esaltate le qualità intellettuali, piuttosto che quelle fisiche e dei canoni di bellezza. Il suo è un carattere frizzante, ironico, sarcastico, si dedica alla scienza anima e corpo, e lui e Audrey Rose non smettono mai di stupirsi a vicenda, portarsi al limite, mettere alcune convinzioni in discussione.
[…] «penserete a me anche domani, per quanto desideriate il contrario. Io sono imprevedibile, e voi l’adorate. Proprio come io adoro il fatto che il mio cervello sopraffino non sia in grado di intuire l’equazione che vi governa».
Sì, è decisamente anche sfacciato!
Non è il classico rampollo della società che scappa nel vedere una signorina così poco signorile, è attratto dalla passione della ragazza
«[…] Ma non vi disprezzo per un’abitudine tanto inappropriata. In realtà» mi si avvicinò, abbassando la voce in un sussurro cospiratorio, «trovo incantevole vedervi tutti i giorni immersa fino ai gomiti nelle viscere di qualche cadavere. […]»
Be’, il romanticismo è una questione di punti di vista…
Sulle tracce di Jack lo Squartatore ha soddisfatto ogni mia possibile aspettativa, sia come lettrice sia come editor. Ben curato. Personaggi realistici. Paesaggi e descrizioni accurate in modo fantastico, e a volte anche nauseante. Un elogio alla figura femminile, al coraggio, alle vittime di Jack lo Squartatore che, ad oggi, ancora non si sa chi fosse. Un adattamento che mi ha piacevolmente sorpresa, talmente ben descritto che mi ha quasi fatto supporre, per un momento, che sia davvero successo questo quasi 150 anni fa.
I miei massimi complimenti, e ovviamente ve lo straconsiglio!
Quanta morte e distruzione poteva sopportare una ragazza nella sua vita?
È con questa domanda che vi lascio… pronti a scoprire la risposta?
Voto per Sulle tracce di Jack lo Squartatore
Ti è piaciuta la nostra recensione di Sulle tracce di Jack lo Squartatore? Seguici su Facebook, Amazon, Instagram o iscriviti alla newsletter per non perderti le prossime recensioni 😘
E mi raccomando, non perdetevi le recensioni degli altri bravissimi blog che partecipano all’evento!