“Sette” di Linda Lercari – Recensione

Buongiorno, readers. Sette, di Linda Lercari e edito da Brè Edizioni, è il libro di cui mi accingo a parlarvi quest’oggi. E ringrazio di cuore Linda per avermene fatto omaggio durante la scorsa edizione del Salone del Libro di Torino!

Non è una recensione facile. Perché? In soldoni, perché il libro mi è piaciuto e, presa da ansia di prestazione, ho paura di non riuscire a rendere giustizia a Linda e al suo libro.

Incrociando le dita, e sperando di trasmettervi tutto quello che mi ha suscitato Sette, iniziamo!

Sette - Trama
Cover SetteMaggie è giovane, è forte, è sola e impaurita. Sappiamo che è scappata dalla California ma non per quale motivo. Di certo non ci vuole tornare. Ora lavora nel Maine, a 5.000 km di distanza, sfruttata dal sig. White, commercialista di spicce maniere. Viene inviata in missione a casa dei sette fratelli Grind per sistemare la contabilità. Pensava di trovare dei rudi cow-boy, invece entrerà in un mondo incredibile. Una famiglia unica, speciale, al di fuori di ogni schema precostituito, un ambiente quasi magico dove troverà l’amore. Ma non proprio come siamo abituati a concepire l’amore, insomma, una cosa diversa… strana… bellissima! Linda Lercari si conferma una specialista di romanzi rosa, anche a tinte forti, ma sempre con grande eleganza, stile, una storia che tutte possono leggere senza arrossire troppo. Forse questa volta di più.

Maggie è una giovane ragazza con un passato molto difficile da quale è fuggita. Dalla California al Maine, riesce a trovare una sorta di equilibrio: ha un appartamento, trova lavoro presso uno studio commercialista in cui, come ogni ultimo arrivato che si rispetti, deve fare la gavetta con compiti ingrati e pesanti. Uno di questi compiti è andare all’azienda agricola dei Grind per recuperare dei documenti.

Ed ecco che la sua routine e il suo equilibrio vengono sconvolti. Perché lo sappiamo bene, a volte basta un incontro fortuito a far cambiare drasticamente il percorso che ci eravamo prefissati.

Ad accoglierla in questa magnifica azienda, in cui la natura e i paesaggi stupendi sapientemente descritti la fanno da padrone, è Jacob, il maggiore di ben sei fratelli.

Jacob non ha un bel rapporto con le persone, e con le donne in particolare, eterna fonte di delusione e sofferenza per la sua famiglia. Immaginate quanto è felice di avere per casa una giovane donna… Ancora di più, odia rimanere al chiuso a perdere tempo per trovare le carte per lo studio commercialista.

Ecco, il suo umore non è proprio dei migliori, ma purtroppo Frank, il fratello che di solito si occupa della contabilità, non c’è, e il compito spetta a lui. Non riuscendo a finire in un giorno solo, la ragazza è costretta a tornare il giorno seguente e per di più a un orario, per me, abbastanza indecente…

Bene, ultimo giorno di lavoro, presto sarà finita e potrà tornare alla sua vita, perché anche Maggie non ama molto socializzare, specialmente con gli uomini.

Aveva imparato che troppa confidenza genera relazioni pericolose e lei doveva badare a se stessa.

Peccato che, durante una passeggiata per quei meravigliosi campi, scivola e si fa male tanto da essere costretta a riposo almeno fino al giorno dopo.

In pochi giorni, Jacob capisce di essere stato stregato dalla ragazza, e l’attrazione divampa. Reciprocamente. Ma anche gli altri sei fratelli sono rimasti affascinati. Vedete anche voi i possibili problemi?

Onestamente, potrei andare avanti ancora e scrivere mille parole sulla trama, ma preferisco fermarmi qua e descriverla attraverso i personaggi, che dite?

Maggie ha avuto davvero una vita difficile, quanto difficile lo scopriamo via via che la lettura prosegue. Non ha mai avuto una famiglia e ha sempre dovuto badare a se stessa.

Responsabile. Maggie aveva dieci anni quando aveva imparato il significato di quella parola.

Sempre denigrata, mai una parola dolce, ha sempre visto come un enorme difetto il suo aspetto: bassa e un po’ grassottella non capisce come potrebbe mai piacere a qualcuno. Ma non è l’aspetto a definirci, lo sappiamo, o almeno dovremmo.

Catapultata in una famiglia quasi fiabesca, rimane affascinata dal rapporto che c’è tra i fratelli, che sembrano quasi un’unica entità che vive.

Quella famiglia viveva in una propria dimensione con una tenacia e una forza non comune. Erano al centro di una propria gravità.

Loro sono quello che non ha mai avuto: sostegno reciproco, protezione, sicurezza. E quando si è tanto forti, perché lo si deve essere (e sono ben in pochi a volerlo per scelta), quando ti viene lanciata un’ancora di salvezza, per quanto diffidente, la tentazione di accettarla è forte…

Jacob è il maggiore, bada alla famiglia da sempre e il suo istinto di protezione è molto forte. Tanti anni di rodaggio hanno fatto sì che l’azienda funzionasse, che la loro convivenza non fosse nemmeno un peso, complice ovviamente il sincero affetto che provano i fratelli l’uno per l’altro.

L’importante è mantenere tutto in ordine. Il rispetto e la coordinazione sono alla base della nostra vita.

È un uomo duro, ha subito tante delusioni, da sempre alla ricerca di quella metà con cui condividere la vita, ogni donna che ha avuto si è dimostrata sprezzante verso quello che più ama e senza cui non può vivere: la sua azienda e i suoi fratelli.

Jacob rimase un istante interdetto. Erano poche le persone che gli tenevano testa e Margaret Frost sembrava una di quelle.

Già, Maggie gli tiene testa alla grande, e questo lo scombussola. Ormai non crede quasi più alle favole, a quel lieto fine che nessuno dei suoi fratelli sembra poter avere, quasi fossero stati, invece, maledetti.

Hai avuto così tante delusioni da non saper più credere nelle favole?

Due persone con un passato difficile contornato da tante responsabilità, due persone che non credono nell’amore: lei perché le hanno insegnato il lato peggiore di questo, quello che amore non è; lui troppo deluso per poterci credere.

Ma la convivenza, all’inizio forzata, e il conoscersi a vicenda non fanno altro che costringerli a mettere in discussione tutto quanto.

Poteva essere bello perdersi, forse era un modo per ritrovarsi, per scoprire chi fosse la vera se stessa, quella che non era mai riuscita a vivere.

Anche agli altri fratelli, però, piace molto Maggie. E a Jacob si presenterà una scelta difficile: loro oppure l’amore?

Devo dire che l’autrice mi aveva detto essere un libro romance, ma molto erotico. Ebbene, quello che più ho apprezzato è che fino a metà libro di erotismo c’è poco e niente.

Troppo abituata a quei libri in cui i protagonisti si danno da fare fin da subito (perché vende, lo sappiamo), sono rimasta piacevolmente sorpresa di vedere che Sette è ben curato dal punto di vista della trama. C’è una storia e non solo superficiale, ma curata e costruita intorno ai personaggi, l’eroticità è strumentale alla storia, e non il contrario, secondo me.

Fenomeno sempre più diffuso a mio avviso è anche quello di riempire i libri di ogni possibile parolaccia, atto, pratica erotica che viene in mente.,
Ecco, un altro importante aspetto che adoro di questo libro, ma dell’autrice in generale, è che ogni scena è stata descritta con un’importante carica erotica, ma senza essere volgari. Non ho trovato una parolaccia, che sia una, in tutto il libro. Credo di poter affermare con abbastanza sicurezza, che questo è effettivamente un erotico e non un porno. Per quanto magari le vicende finali potrebbero far storcere il naso a qualcuno. L’autrice però avvisa 😉 E questo non vuole assolutamente essere un attacco alle altre autrici di erotici, ci mancherebbe, è semplicemente un mio gusto personale. 

Tornando a Linda, davvero, i miei complimenti.

Da non sottovalutare anche gli incredibili paesaggi che la Lercari ha descritto ad hoc, facendomi quasi venir voglia di prendere un biglietto di sola andata per il Maine.

Devo dire che il libro è molto scorrevole e cattura l’attenzione, proprio per tutti i punti di cui vi parlavo prima, tanto da costringermi a finirlo in meno di 24 ore, evento che non capitava da un po’, ahimè.
Le tematiche sono davvero tante, descritte con più sfaccettature. E probabilmente davvero non riesco a rendere giustizia a queste come meriterebbero. L’unica cosa che posso dirvi, è di dare una possibilità a questo libro e ai suoi personaggi, ognuno dei quali descritto con maestria.
Sì, mi piacciono i libri curati dal punto di vista psicologico, paesaggistico e tematico e questo ne è un chiaro esemplare.

E nonostante io voglia dare davvero il massimo della valutazione, per via di qualche refuso e inesattezza, che come sempre fedele a voi lettori vi faccio presente, rimango in linea con il mio operato, con la speranza di poter leggere presto altro di quest’autrice.

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