Recensione “Starcrossed” di Josephine Angelini

Buongiorno readers! Oggi vi parlo di Starcrossed di Josephine Angelini, edito da Giunti Editore.
Avevo questo libro in attesa sulla libreria da parecchi mesi… prima o poi li recupererò tutti…

©Credits

La mitologia mi ha sempre affascinata, ecco perché sono sempre ben contenta di leggere libri quando trattano di Dei, Semidei e quant’altro. 

N.B. è un libro uscito nel 2013, quindi mi prendo la libertà di scrivere un po’ più approfonditamente alcuni passaggi. Più avanti troverete comunque uno Spoiler Alert 😉

Starcrossed - Trama
Helen, timida adolescente di Nantucket, sta quasi per uccidere il ragazzo più attraente dell’isola, Lucas Delos, davanti a tutta la sua classe. L’episodio si rivela essere qualcosa di più di un mero incidente. Helen teme per la sua salute mentale: ha iniziato ad avere incubi di notte e allucinazioni di giorno. Ogni volta che vede Lucas le appaiono tre donne che piangono lacrime di sangue. Il tentato omicidio porta Helen a scoprire che lei e Lucas non stanno facendo altro che interpretare i ruoli di un’antica tragedia d’amore. Le apparizioni femminili rappresentano infatti le Erinni. Helen, come l’omonima Elena di Troia, è destinata a dare inizio alla guerra a causa della sua relazione con Lucas. I due scoprono sulla loro pelle che i miti non sono leggende. Ma è giusto o sbagliato stare con il ragazzo che si ama se questo significa mettere in pericolo il resto del mondo? Come si sconfigge il destino?

Helen è una ragazza di sedici anni, abita sull’isola di Nantucket insieme al padre. Cerca sempre di passare inosservata, non solo perché timida, ma anche perché strana. Fin da piccola ha delle caratteristiche particolari: una forza incredibile, non si è mai ammalata e può correre per parecchio senza avere il fiatone (… beata lei!).

Insomma, non se la passa benissimo a scuola, ma neanche male, almeno finché sull’isola non approdano i Delos. Avete presente come succede nelle isole piccole, dove tutti conoscono tutti? Probabilmente un po’ come nei paesini, no? Non si sente parlare di altro!

«Perché a scuola sei l’unica a non essere interessata ai Delos? Non sei curiosa?»
«No! Ed è triste che tutta la città passi il tempo a guardarli a bocca aperta come se fossero chissà cosa!» strillò Helen.

Ecco, se pensate che la premessa non sia delle migliori, aspettate di sapere cosa combina la prima volta che vede uno di loro, Lucas… Ovviamente bellissimo, la prima volta che lo vede, gli corre incontro… per strozzarlo! Letteralmente! Di certo non si è caduti nel classico cliché di occhi a cuoricino ecc. non c’è che dire! Per Helen erano già iniziati episodi strani, come gli incubi moooolto vividi e la visione di tre figure femminili che piangono, si lamentano e dicono cose macabre.

Non si era accorta che stava correndo verso di lui, ma sentiva le voci delle tre sorelle singhiozzanti che intonavano un lamento funebre. […] si strappavano i capelli a ciocche fin quasi a estirparsi lo scalpo e puntavano il dito contro i due ragazzi, sibilando una litania di nomi, nomi di persone assassinate tanto tempo prima. 

Eh, già. Sono proprio queste tre figure a fare danni… quindi, mentre il suo istinto omicida per Lucas e tutta la sua famiglia continua, anche se cerca di tenerlo a bada – e meno male! -, inizia a farsi delle domande, inizia ad essere vista in modo strano e di conseguenza emarginata da molti – e grazie al cavolo, ha dato di matto davanti a tutti…-.

Durante uno scontro, lei e Lucas hanno un incidente e stranamente, dopo di questo, tutto l’odio sparisce

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Finalmente liberi da questo piiiiccolissimo ostacolo, Helen inizia a frequentare la famiglia Delos, fa una bella full immersion nella mitologia e scopre, piano piano, chi sono tutti, che le tre sorelle altro non sono che le Parche. Ora sì che inizia un po’ di cliché, ma ehi, quando ce vò, ce vò! 
Lei e Lucas sono sempre più attratti, si innamorano, ma fermi tutti!

Non sentite odore di bruciato??

Eh sì! La fregatura c’è! I due piccioncini non possono certo stare insieme, perché se lo facessero comincerebbe una guerra tra Dei e Semidei che causerebbe la fine dell’umanità stessa. Bel peso che avete sulle spalle, ragazzi… auguri!

Sulla trama non dico altro, altrimenti vi rovino il piacere della lettura! Però passiamo ai personaggi.

Helen è una ragazza che non vede l’ora di “scappare” dall’isola dove abita. Non si trova molto a suo agio con se stessa, per via delle stranezze che la contraddistinguono e anche per l’altezza

Purtroppo per lei, la timidissima Helen era alta un metro e ottanta e attirava l’attenzione di tutti. E non smetteva di crescere. Aveva pregato Gesù, Buddha, Maometto e Visnu di mettere la parola «fine» a tutto questo, ma di notte sentiva ancora degli spilloni bollenti nelle gambe e i muscoli che scattavano per allungarsi. Cresceva, cresceva…

Ok, posso capire che per una sedicenne non sia bello essere così alta e ancora in costante crescita… e invece no! Abbiate pazienza eh, ma le lamentele sulla sua altezza le ha lette una che ha una statura gnomica, quindi no, non capisco 😤 Se però volesse cedermi dieci centimetri…

Tornando seri… è molto legata al padre, vive da sola con lui perché la madre li ha abbandonati che lei era piccolissima. Passa la sua vita scandita dalla solita routine: scuola, lavoro nel negozio del padre, casa… almeno finché non arrivano i Delos, allora la routine viene gentilmente presa, piegata per bene come una coperta e scaraventata fuori dalla finestra fin nelle profondità dell’Atlantico.
Ha un’amica super speciale: Claire Aoki.

Claire ha origini asiatiche, anche lei di statura gnomica come me (batti il cinque sorella!), ma con un carattere esplosivo! Detta Ridarella per via della sua risata contagiosa, è un vero uragano, piccoletta, ma sa farsi ascoltare eh, e dà filo da torcere a parecchie persone! Nel corso del libro la vediamo quasi sempre come amica perfetta! Quasi… datele il beneficio degli ormoni adolescenziali totalmente fuori controllo, dai! 
Soprattutto verso la fine si avvicina a un personaggio e sono proprio curiosa di scoprire se nei prossimi libri ci sarà un po’ di spazio dedicato a loro!
È un’eterna ottimista, pensa sempre che capiterà qualcosa di sensazionale. E infatti… Sicuramente è tra i personaggi che mi sono piaciuti di più!

Per quanto riguarda la famiglia Delos, e Lucas in particolare… be’, sono sicuramente una combriccola pittoresca. Lucas è ovviamente bellissimo, molto forte sia fisicamente che moralmente, finché riesce insomma… Sarà anche un Semidio, ma è preda degli ormoni pure lui… Tenta di stare lontano da Helen, ma…

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Il fatto di doverle stare vicino per proteggerla, per addestrarla, ecco, non giocano molto a favore del “separati per sempre”. Mi è piaciuto il suo cercare di aiutare Helen anche quando è dura, soprattutto per far sì che lei si accetti. Helen non vuole tutti i doni che ha, ha paura di far del male agli altri, ma sono una parte di lei, non li può mettere da parte, i doni non spariscono.
Sì, insomma, avete capito, è in pratica il classico ragazzo perfetto. Tormentato, tra l’incudine e il martello, per carità, ma pur sempre rasente la perfezione. 

Tutto sommato devo dire che Starcrossed mi è piaciuto. La narrazione è scorrevole, quasi priva di refusi – almeno l’edizione tascabile della Giunti -, ma in alcuni punti mi è sembrato che fosse troppo veloce rispetto ad altri. Insomma, non è che mi aspetti tre pagine per descrivere una scena d’azione, ma quando finalmente c’è magari durasse un po’ più di una pagina striminzita… Stessa cosa per il primo bacio tra i due. Non urlate allo spoiler, è ovvio che si bacino, è un amore tormentato. Si rincorrono per tre quarti del libro, Ti desidero! Non posso! Ma perché non possiamo? Perché no. Dobbiamo stare lontani. Ok, stiamo lontani. Poi finalmente si danno quel dannato bacio tanto agognato e… tre righe? cinque al massimo? 

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A volte il POV in Starcrossed cambia e possiamo leggere cosa pensano Lucas e altri personaggi. Per la maggior parte delle volte, penso che questi cambi siano azzeccati, ma alcuni no perché tolgono un po’ di suspence. Niente di grave però.

Allora, chi di voi ha avuto la cortesia di leggere fino a qua e non ha ancora letto il libro, devo avvertirvi: il libro mi è piaciuto, davvero, e non vedo l’ora di leggere i seguiti, perché la storia mi ha affascinata. Il voto, ve lo anticipo, è 3,5. Però, da questo punto in avanti, parlerò un po’ nel dettaglio di alcune questioni che mi hanno fatto dire più di una volta “Mah!”. Quindi…

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Aaaallora. Il libro mi è piaciuto ma alcune cose peccano di veridicità. 

Partiamo dal fatto che per tutta la vita Helen ha avuto una superforza. Ovviamente si è chiesta il perché ma ora, a sedici anni, semplicemente cerca di dare nell’occhio il meno possibile per non essere additata come un mostro. E ci sta. Ma quando vede Lucas e iniziano a succedere tutte quelle cose strane di cui ho accennato anche sopra, lei si comporta abbastanza normalmente, come se nulla fosse… seriamente? Oooh sì, vuoi uccidermi perché ci hanno messo lo zampino le furie qualche millennio fa, sai… Aaaaaah ok. Tutto a posto allora. Ma sei serio? Ma chi sono ‘ste furie? Millenni? Niente, tutte domande che mi parrebbe normale fare. 

Dopo l’incidente con Lucas, vede che tutta la famiglia dà retta a Cassandra, la sorellina di Lucas di appena quattordici anni. Eseguono i suoi ordini e sì, Helen ne rimane stupita, ma in seguito, anche di fronte al comportamento e le affermazioni di Cassi… niente, non fa una piega, non fa domande, nulla. Dobbiamo arrivare fino a metà libro per vedere l’illuminazione! “Sei un Oracolo!” … e chiederlo prima? 

Ma proprio in generale… tutti hanno delle abilità, ma non fa domande… O meglio, ne fa anche, ma molte meno di quanto mi sarei aspettata. Dov’è finito il tartassare gli altri per sapere chi si è davvero? Come mai riesce a fare quello che riesce a fare? La curiosità che ti spinge a mandare la pazienza a quel paese per cercare di carpire più informazioni possibili da questi Semidei, fonte di conoscenza infinita rispetto alla sua? Ah boh, non cercatela in questo libro, eh. Viene quasi dipinta come una ragazza con una totale mancanza di interesse, che vive la vita così come viene. 

Ah, altra cosa… Durante questi famosi incubi che bene o male perdurano per tutto il libro, si ritrova sempre in una landa desolata, deserto arido, brutto, sporco ecc. e al mattino si risveglia con i piedi cosparsi di polvere, sabbia, fango e quant’altro… La prima volta che le succede crede di sognare… ok, ci sta. Molla le lenzuola nel letto e sicuramente, pensa, la sera non saranno più sporche di terra. Sbagliato. A parte che si sveglia con i piedi in quello stato, rimane senza parole e basta… ma poi…

Prima di andare a letto, Helen fu costretta a cambiare le lenzuola. Le macchie della notte passata non erano sparite come aveva sperato, ma in quel momento il sonnambulismo non era certo il suo cruccio principale.

Eccccerto… che volete che sia, suvvia. Ah, e ovviamente, dopo tutte le cose strane che succedono e che viene a sapere, del luogo che visita ogni notte nei suoi sogni non fa parola con nessuno. 

Un’ultima cosa! Claire. Ecco, si scopre che Claire sapeva tutto, perché ha visto alcune cose quando erano piccole, e l’ha addirittura messa alla prova per esserne sicura! Che tipo di prove? Cose normali: l’ha buttata giù dal balcone e cercato di accoltellarla. E il bello è che a Helen questi episodi erano tooootalmente passate di mente… Quindi, oltre a questo lapsus da memoria bricconcella, non le è venuto in mente prima che forse poteva essere invulnerabile, vero? 

In definitiva, a parte queste parti davvero poco realistiche secondo me, Starcrossed merita e lo consiglio agli amanti dell’urban fantasy/ YA che stravedono per gli amori impossibili!

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