Ho promesso una mega recensione e anche se non sono molto brava ci proverò con tutta me stessa perchè questo è uno dei libri più belli che abbia letto in tutta la mia vita, il più bel libro letto nel 2016 e, tra i classici, il mio libro preferito in assoluto, non c’è storia…
La storia mi aveva già ispirato guardando Revenge, il telefilm che hanno creato ispirandosi a questo libro (ovviamente non è uguale però qualcosa in comune c’è); a dicembre 2015 ero alla mondadori per spendere il mio bellissimo buono regalatomi da mia sorella… all’inizio avevo preso “Patria” di Deaglio e “Anna Karenina” che però ho dovuto cambiare una volta saputo che era il regalo di Natale da parte della mia amica che vive a Palermo…il giorno dopo sono tornata in libreria (non che mi sia dispiaciuto) ed ero indecisa tra “Grandi speranze” e il Conte… alla fine ho optato per il conte e meno male!

Sinossi

Nel febbraio del 1815, a Marsiglia, il marinaio Edmond Dantès viene falsamente accusato di bonapartismo e arrestato nel giorno delle nozze, alle soglie di una brillante carriera navale. Durante la prigionia nel castello d’If, uno scoglio in mezzo al mare, affina un odio feroce per gli autori della sua rovina e, quando l’amicizia con un altro prigioniero gli procura l’evasione nonché un favoloso tesoro, ne farà lo strumento di una vendetta grandiosa e spietata. Le mille identità che il conte assume per preparare la trappola ai suoi nemici, i suoi viaggi, gli avvelenamenti, gli intrighi, le scomparse, i ritorni: questo grande fiume creato dalla penna infaticabile di Dumas sa far voltare pagina come pochi altri, con la stessa urgenza con cui i lettori di due secoli fa aspettavano l’uscita della puntata successiva.

Già dalle prime pagine mi ha preso non tanto per il racconto, i primi 4 o 5 capitoli sono un po’ noiosetti, com’è giusto che sia dovendo descrivere tutto il contesto, ma per il modo di scrivere di Dumas, mi ha rapita anche se a molti fa ribrezzo… ricordo di un capitolo, verso la fine, “il contratto” (una giurista non può dimenticarselo XD) in cui la prima frase dura forse 13 righe…Una mia amica non ci ha capito nulla, io mi sono persa tra quelle righe, riuscendo a capire tutto nei minimi particolari e senza trovarle pesanti. Ovviamente questo è un punto di vista ma penso che sia uno di quegli autori che o ti piace come scrive oppure no, ma se ti piace, cavolo, ti rapisce…
Veniamo ad una breve trama, e dico breve perchè sono più di 1200 pagine, ce ne vorrebbero 300 solo per una trama dettagliata… Parla di un marinaio, Edmond Dantès, che sta per avere tutto quello che un uomo può desiderare, una promozione, una moglie, una vita felice circondato da amici e familiari, persone per cui darebbe la vita; ma un giorno, a causa di circostanze politiche e di opportunità viene incastrato e condannato ingiustamente ad una vita di prigionia, facendogli perdere tutto quello che aveva od era in procinto di avere e, nel corso dei primi anni di questo suo inferno, anche la voglia di vivere, di esistere, di sopravvivere… 14 anni di prigionia (ad AZkaban! scherzo… XD) in cui immagina fin nei minimi dettagli la propria vendetta, e 10 anni per metterla in pratica. Grazie a vari incontri e opportunità riesce a evadere, ritrovare una fortuna smisurata e dare inizio alla sua vendetta.
Edmond Dantès è il personaggio che più mi è piaciuto, si potrebbe quasi dire che soffre di personalità multiple ma non è così. Rappresenta le opportunità che un uomo può e deve costruirsi, perchè la fortuna da sola non basta, l’impegno per migliorarsi, rappresenta il potenziale umano, con un pò di impegno si può arrivare a tutto, ad avere una conoscenza talmente vasta da far quasi paura; rappresenta il fallimento e il successo, la paura, la forza di volontà, la speranza, l’amore, la perdita, tutto in un personaggio, descritto a 360 gradi, fin nei minimi dettagli tanto da arrivare ad un certo punto a conoscerlo talmente bene da sapere il suo stato d’animo in una determinata circostanza, ma non tanto da non avere dei colpi di scena spettacolari dall’inizio alla fine.
Il racconto è come se fosse diviso in 3 parti, ogni parte separata dall’altra da un periodo di tempo di qualche anno quindi rimane avvincente. Le storie che si intrecciano nel corso degli anni sono molte ma in qualche modo non si confondono mai, di modo che si può avvertire il cambiamento e la crescita anche in alcuni altri.
Per quanto riguarda come è scritto, è vero che secondo me è fantastico, ma sono rimasta un po’ perplessa, sembra quasi che l’autore abbia scritto di getto il libro senza poi rileggerlo; a volte ci sono errori di date e nomi, prima dice una cosa e 200 pagine dopo la racconta in un altro modo e non so se è una dimenticanza o un effetto voluto. Anche i nomi di città, a volte li scrive in modo sbagliato anche se di luoghi che credo abbia visitato, quindi rimane il dubbio se sia una licenza da scrittore o se semplicemente fosse pigro e sbadato XD
A parte questo trovo che le varie tematiche, e ci sono tutte!, siano senza tempo, per ogni età; è uno di quei libri che ogni volta che rileggi ti insegna qualcosa di nuovo non solo perchè ha tanti segreti da scoprire ma appunto perchè in base a quando lo si legge si ha una consapevolezza diversa.
Se un pò mi conoscete sapete bene che mi piace sottolineare a matita i passi che più mi piacciono… il mio libro è praticamente una sottolineatura ahahah, sono molti i pensieri che mi hanno colpito, i discorsi, le idee e le opinioni che ho trovato di incredibile interesse. Signore e signori, non so che altro dire, se avete voglia di un romanzo in cui si intrecciano avventura, amore, passione, paura, pericolo, caccia al tesoro, inganni, intrighi, tradimenti ma anche fedeltà e ricompense, in cui si può assistere all’evoluzione di una persona in tutto e per tutto allora questo è il romanzo che fa per voi e vi prometto che nonostante ci sia in effetti qualche capitolo un pò noioso e di difficile comprensione ad una sola prima lettura, sì, ne vale assolutamente la pena.