Recensione “Dream” di Dorotea De Spirito

Sinossi

È possibile innamorarsi di un ragazzo conosciuto in sogno? Esperia pensa di sì, perché sta succedendo proprio a lei. Diciotto anni, una vita normale tra la scuola e gli amici e, improvvisamente, il colpo di fulmine. Lui si chiama William Holden, l’ha incontrato in un suo sogno e da allora non riesce più a toglierselo dalla testa. Un amore davvero impossibile, perché nella vita reale William è una pop star londinese: come dire, quanto di più lontano dalla vita di Esperia. E il loro amore svanisce con l’alba, ogni mattina.

 

 

Se di questa stessa autrice la saga di angel nel complesso mi ha delusa molto, questo libro invece mi ha entusiasmata parecchio; è stato il primo libro di questo genere che ho letto e da allora sono sempre alla ricerca di questo tipo di trama. Quello dei sogni è un mondo che ci appartiene totalmente, che nessuno può controllare, entrare, intromettersi, in cui possiamo fare/essere veramente tutto quello che vogliamo senza ripercussioni nella vita reale…o almeno così crediamo, ma se non fosse sempre così? Se fosse possibile sognare una persona ma non una qualunque, una persona reale, interagire con essa e se, allucinante, questa non fosse una strada a senso unico? Se anche l’altra persona potesse interagire con noi???
Questa storia parla non solo dell’amore impossibile, che già di suo ha ostacoli da superare non indifferenti, ma di quello sbocciato nei sogni e in questo caso, è possibile “trasfonderlo” nel mondo reale?
Una storia affascinante di una ragazza in conflitto con se stessa, che deve affrontare le proprie paure, in bilico tra realtà e fantasia a cui ci vorrà molto per capire cosa fare…
Ho trovato anche alcune parti di aiuto e di pensiero profondo e una che più mi ha colpito è questa:

“Ciao Stellina, sono io, volevo dirti che ci ho pensato e riflettuto… credo tu abbia ragione e che sia
meglio affrontare segni e paure a testa alta. Per tutta la vita mi sono torturata nella ricerca di qualcosa che potessi definire reale. Mi sono logorata per cose che credevo concrete, ma che poi si sono rivelate così finte da perdere ogni sembianza di realtà. Mi sono convinta dell’esistenza di una stupida linea che corre dritta tra il vero e non vero, come se potesse esistere tra il reale e l’irreale lo stesso confine certo e incontestabile che separa il giusto dallo sbagliato. Mi sono detta che la vita vera è necessariamente quella che si percorre a occhi aperti. Rifiutandomi, così, di vedere una delle verità più palesi e disarmanti: se l’umanità avesse negato i propri sogni, il mondo adesso sarebbe un piccolo atomo di male. Una cellula secca e buia, perché
non esisterebbe la luce, nessuno l’avrebbe sognata e nessuno avrebbe tentato di raggiungerla. Se ci pensi, passiamo più di un terzo della nostra vita a sognare, a occhi aperti o chiusi che sia. Se sprecassimo così tanto tempo della nostra breve esistenza in un’attività inutile, saremmo la più grossa fregatura dell’universo. Mi vergogno di averci messo tanto a capire che è da sciocchi nascondersi dietro la paura. Esistono moltissimo vocaboli per dire sogno. È un concetto presente in ogni lingua, dalla più antica alla più moderna. Ha mille sfumature: illusione, utopia, desiderio, aspirazione, incubo, miraggio, chimera, delirio, fantasia…
E ogni termine racchiude dentro di sé un valore doppio, di illusione e di realtà. Forse il sogno smette di essere irreale nel momento stesso in cui viene concepito e si presenta a noi nel buio della notte. Gli antichi, in fondo, lo dipingevano come un ospite, capace di parlare e di dare consigli. Per natura, il sogno si mantiene in bilico tra realtà e irrealtà. Irrealtà: è la dimensione da cui viene e in cui si rappresenta. Realtà: è il luogo in cui si può realizzare. Il sogno è un desiderio che è già nato e un’aspirazione da assecondare. Se lo vogliamo. Altrimenti, se lo rinneghiamo, cancelliamo le rappresentazione più sincere di noi stessi. Per colpa di cosa? Della paura. Nel mio caso, paura della realtà. Ma la realtà ce la costruiamo noi stessi. Anche attraverso i sogni.”

In definitiva mi sento di consigliarlo a chiunque abbia voglia di sognare un pochino ;)

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