Recensione “Cinders” di Aura Conte e Connie Furnari

Sinossi

C’erano una volta, una fanciulla ricoperta di cenere e un principe maledetto.
Dopo la morte della madre e il secondo matrimonio del padre, Dawn è costretta a rinunciare al college, per assecondare i capricci della matrigna e delle sorellastre, vivendo una vita modesta e aiutando le persone più sfortunate di lei in un ricovero per senzatetto.
Jared invece ha sempre avuto tutto quello che ha desiderato. Donne, denaro, potere.
Essendo l’unico figlio di William Princeton, un ricco azionista di Manhattan, si ritrova a dover sostenere un enorme peso sulle spalle: l’eredità del padre.
Le responsabilità non fanno parte del suo carattere ribelle e anticonformista, così Jared scappa nel Queens con la sua Harley Davidson, deciso a prendersi un po’ di tempo per se stesso, vivendo per le strade.
Una notte, Dawn e Jared si incontrano.
Lei non sa chi sia quel giovane così affascinante e così misterioso, lui rimane colpito dall’innocenza di quella ragazza, tanto semplice e inesperta della vita.
Sanno di appartenere a due mondi diversi, ma l’amore e la passione sono troppo irrefrenabili per poter resistere.

Sono attratta da ogni libro la cui storia sia ispirata dalle favole, che sia la bella e la bestia, Biancaneve o Cenerentola, come in questo caso. Quindi, appena ho visto questo libro, mi ci sono fiondata subito. Purtroppo però devo dire che mi ha un po’ delusa. Certo, la narrazione mette ben in evidenza quanto due mondi possono essere distanti, quello dei ricchi e quello dei poveri. Ho trovato il personaggio del padre di Dawn veramente troppo medievale nelle proprie convinzioni: la donna vista come un essere inferiore, praticamente schiavizzata in casa propria, nel cui vocabolario non è possibile nemmeno leggere per sbaglio la parola “libertà”. Il personaggio di Dawn mi è piaciuto per quanto riguarda la morale, il suo lato altruista. Jared l’ho trovato forse fin troppo casanova, però ci può stare. Nel complesso, nonostante la trama sia avvincente, giustamente diversa dal classico cartone/film, studiata bene, ho trovato la narrazione veramente troppo veloce e poco realistica, forse per via del fatto che il libro in sè non è lungo, circa 150 pagine. Ho riscontrato qualche errore/refuso, però onestamente non ci faccio molto caso, ho trovato parecchi errori in libri editi da case editrici famose, quindi…
Ho apprezzato però la capacità delle autrici di collaborare per scrivere questo libro, non dev’essere stato facile, anche perchè si sono divise i personaggi, infatti il punto di vista di Dawn è stato scritto da Aura Conte, mentre quello di Jared da Connie Furnari; per questo gli faccio davvero tanti complimenti!

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