“Quindici minuti” di Jill Cooper – Recensione

Ciao readers! Il libro che vi racconto oggi è Quindici Minuti (The Rewind Agency Vol. I) di Jill Cooper, datato 2016, edito da Dunwich Edizioni, che ringrazio per il file.

Quindici minuti - Trama
Il futuro può essere un luogo pericoloso se hai cambiato il passato…

Quindici minuti. È tutto ciò che la Rewind concede a una persona quando viaggia nel passato, ma per Lara Crane è abbastanza per trovare sua madre e impedirne l’assassinio nel corso di una rapina avvenuta dieci anni prima. Ma la storia che le è stata raccontata per tutta la vita è una menzogna. Quando Lara viene colpita dal proiettile che avrebbe dovuto uccidere sua madre, il suo futuro cambia per sempre: nuova casa, nuovi amici e nuovo ragazzo. E ora suo padre è in prigione. In una linea temporale che non riesce a comprendere, Lara sta per commettere un errore fatale e dovrà confrontarsi con un avversario che conosce molto bene… perché fa parte della sua famiglia.

Il genere è Techno-Thriller-YA, e lo trovate nella collana Rosa Gotica della Dunwich Edizioni: già solo il nome della collana è intrigante.

Se come me amate i viaggi nel tempo, non potete non leggerlo, io ancora non mi spiego come ho fatto a perderlo!

Apro gli occhi. Mi trovo nei corridoi gialli di una scuola, decorati con i lavori degli alunni.
La visuale ondeggia e mi sento persa in questo oceano. Le gambe mi tremano e faccio scivolare i piedi in avanti in modo da appoggiarmi ad un armadietto.
Non ho memoria di quello che ho fatto prima di questo.
Mi martellano le tempie. Mi manca qualcosa, la testa pulsa.
Cerco tra i fogli di carta che mi accorgo di avere in mano.
È un pamphlet che dice che ho a disposizione quindi minuti nel passato.
Viaggi nel tempo?

 Lara, la protagonista che decide di fare un viaggio indietro nel tempo, è una ragazza tosta, con un grande sogno nel cuore che vuole veder realizzato, ed è proprio lì che comincia tutto, dal suo piano per salvare la madre, uccisa in un vicolo.

Ho visto com’era con me, mormoro… Mi amava. Cantava per me. Eravamo tutti così felici. È ciò che voglio. Ne ho bisogno. E anche papà.
Gli occhi di Rick si addolciscono: “Sai che le cose cambieranno, se avrai successo.
La tua vita cambierà. La nostra vita. E se non ci conoscessimo più? E se ci perdessimo?”

 Rick, il suo ragazzo, cerca di convincerla a lasciare perdere, in gioco c’è tutta la loro vita insieme, composta dei tanti piccoli ricordi che fanno di loro ciò che sono e che amano.

Lara però ha una grande nostalgia della madre, e vuol rendere realtà il ricordo della famiglia felice che aveva, senza immaginare cosa scatenerà sedendosi sulla poltroncina della Rewind, l’agenzia dei viaggi nel tempo.

Questa mattina ho lo stomaco chiuso. Il mio primo pensiero va a mio padre.
Ho scambiato un genitore per un altro e il senso di colpa fa male come il pungiglione di un’ape.

In un caleidoscopio di salti, Lara si ritrova catapultata in una realtà diversa, non certo perfetta come desiderava: sua madre è viva, ma il padre è in galera, ha un patrigno, una sorellina e un fratellino.

Non sta più con Rick, ora il suo ragazzo è Donovan.

Lei stessa è diversa: basta ricci, jeans, felpe e sneakers, ora il suo armadio è pieno di rosa, di gonne e top, di ballerine, e i suoi capelli sono lisci.

Lara ha la sensazione che in lei convivano due ragazze: quella con i ricordi della sua vecchia vita e quella con i nuovi ricordi di quest’altra vita. E le sensazioni e i sentimenti che prova la confondono.

Da un po’ la Rewind lavorava a un nuovo servizio: la possibilità di immagazzinare i ricordi più importanti, da rivivere virtualmente, invece di tornare indietro nel tempo… il viaggio nel tempo costa ed è spaventoso. In più ci sono moltissime regole. Ora c’è un’opzione più economica e rapida.

È a questo che stava lavorando sua madre prima di essere uccisa? O è solo una copertura per qualcosa di più spaventoso? La senatrice Patricia James, una dei membri fondatori della Rewind, amica di sua madre e madre di Donovan, sta costringendo la madre a fare qualcosa di illegale, oppure sono d’accordo?  

Salto dopo salto, realtà su realtà, la storia si fa ingarbugliata per Lara. 

«A questo punto, la Rewind è il nemico. Se scoprono quello che ho fatto sarò arrestata. O peggio, potrebbero provare a mettere a posto il casino che ho combinato.
Forse è ciò che dovrebbe accadere. Forse, ma non sono pronta a lasciar andare mia madre.»

Ai viaggiatori viene detto che una volta nel passato saranno visti come ombre o ologrammi, ma Lara scopre presto di essere speciale, e di poter interagire col passato.

E lei diventa molto interessante per la Rewind e i loschi piani della senatrice.

«Avevo solo quindici minuti.
È così che ho dato vita a questo incredibile casino, ma ora posso sistemarlo.
Devo.

Per un momento sembra che niente sia cambiato. Come se non avessi mai viaggiato nel tempo.
Quasi.
Sollevo lo sguardo e l’orologio attira la mia attenzione. Le lancette stanno girando all’indietro.»

Viaggiare nel tempo!

A chi non piacerebbe poter tornare indietro e cambiare una decisione, rivivere un momento o rivedere qualcuno che non c’è più?

Io sarei in prima fila con il biglietto numero 1!

Leggendo la trama, la storia sembra lineare: oggi Lara è qui, salta indietro nel tempo, torna al futuro dopo 15 minuti e voilà, tutto sistemato.

E invece no, non è così perché ad ogni salto nel tempo c’è un colpo di scena, una bugia, una cospirazione, una rivelazione, un momento è tutto chiaro e subito dopo è il contrario, e poi il contrario del contrario, in un loop infinito che fa trattenere il respiro.

Si viaggia nel tempo senza una DeLorean, ma vige sempre la regola spesso urlata da Doc nel famosissimo film (che non posso fare a meno di guardare ogni volta) di non cambiare nulla nel passato, pena un possibile disastro, e infatti…

La storia, a mio parere, è originale, la scrittura è avvincente e stuzzicante, ha un tale battito intrigante che non riuscivo a smettere di leggere.

Ad ogni salto mi sembrava di avvertire una sorta di piccolo schiocco, come un incantesimo lanciato da una bacchetta magica e mi ritrovavo a riaprire gli occhi insieme a Lara, impaziente ed emozionata di scoprire cosa sarebbe successo.

Ha il ritmo perfetto per un film, o una serie di telefilm, e mi sorprende che non l’abbiano già fatto.

Io non vedo l’ora di scoprire cosa succederà nel seguito!

Se anche voi, come me, amate i viaggi nel tempo, vi propongo di provare un bicchiere di Pilota, preparato però a modo mio: non trovate anche voi che sia un nome perfetto per un cocktail che ci guiderà nel passato? Energy Drink (quello che preferite), un pochino di zucchero, tanto tanto ghiaccio in cubetti, e solo un cucchiaio di Assenzio, erba ritenuta magica e pericolosa, proprio come i viaggi temporali di Lara.

Si parte! Buon viaggio nel tempo,
Rekla

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