“L’anno senza estate” di Luce Loi – Recensione

Buongiorno, readers! Lisbeth vi augura un buon fine settimana parlandovi di L’anno senza estate di Luce Loi, edito dalla Triskell Edizioni, primo libro della serie “Acqua rossa”. 

Prodotto fornito dalla casa editrice ai fini di una recensione. 

L'anno senza estate - Trama
Cover L'anno senza estateMaggio del 1816, l’anno senza estate. La neve color sangue invade le strade di Pietrafina, implacabile come una punizione celeste. Il ritrovamento del cadavere di Don Bonaventura de Avellana, uno degli uomini più in vista del paese, sembra la chiave per riportare a galla delitti del passato, che tutti credevano sepolti. Su richiesta di Carolina, sorella del morto, Giunia Alario si trasferisce nella dimora degli Avellana e inizia a indagare sul delitto. Nonostante sia malvista da tutti per le sue origini, riesce pian piano a vincere le resistenze degli abitanti di Pietrafina e viene così a conoscenza di torbide storie troppo a lungo taciute. Non sa, però, che qualcuno le sta mentendo. E, quando scoprirà l’ultima verità, la sua vita cambierà ancora una volta. Per sempre

“La verità trionfa da sola, la menzogna a sempre bisogno di complici”.

Epitteto

Una giovane donna, Giunia, nata dall’unione tra un nobile e una serva, è costretta a vivere in povertà guardando la madre prostituirsi per mantenerla; dopo la sua morte, si ritrova a vivere con i parenti del padre che non nascondono il disprezzo nei suoi confronti.

“questa vita non fa per te. Un giorno andrai via di qua e ti riprenderai ciò che è tuo di diritto”.

Rodrigo Lastoria, un giovane che torna a Pietrafina per far giustizia al fratello morto diciassette anni prima

quello non sta qua per fare la villeggiatura. Se è venuto, è perché vuole qualcosa, e allora stiamo nei guai tutti quanti”

Don Bonaventura Avellona, uomo di spicco della comunità, temuto e ammirato, ucciso senza apparente motivo.

Donna Carolina, figura fragile e sorella della vittima che accoglie in casa Giunia come se fosse sua figlia.

“Giunia abbozzò un sorriso. Ormai non era più “la figlia dell’albero fiorito”, ma una benedizione. L’intera sua vita era cambiata da quando Carolina l’aveva accolta in casa. A ben guardare, era lei quella che aveva ottenuto più vantaggi dall’omicidio di Bonaventura”

Sono questi i personaggi che hanno attirato la mia attenzione e sui quali ruota tutto il romanzo, un intrigo di segreti che si protraggono da diciassette anni e che coinvolgono tutti gli esponenti più importanti della comunità.

“e non le ha! Come le può avere? Quanto teneva quand’è successo? Quattro, cinque anni, non di più… e poi, chi può averglielo raccontato? Non c’era più nessuno nel palazzo, né la madre ne i domestici… nessuno! Solo noi sappiamo”

E con lo scorrere delle pagine ci fa scoprire che non sempre quello che le persone ci mostrano di loro è quello che sono veramente.

“Giunia aveva tante domande sulle labbra. Quali erano le colpe di Bonaventura? Quante ce n’erano di così gravi da condannarlo a morte? Ma quella che le premeva di più era l’ultima: qual era il ruolo di Carolina in ciò che era accaduto?”

Una serie si sospettati che Giunia si trova a vagliare, stimolata da Donna Carolina, prima dell’arrivo dei gendarmi che la porterà a scoprire molte cose su tutti i protagonisti della storia soprattutto su Rodrigo.

Pronti a scoprire il colpevole?

Buona lettura,
Lisbeth

Voto per L’anno senza estate

Ti è piaciuta la nostra recensione de L’anno senza estate? Seguici su Facebook, Amazon o iscriviti alla newsletter per non perderti le prossime recensioni 😘

/ 5
Grazie per aver votato!

Facebook Comments
Like

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Attenzione!

NON SI ACCETTANO PIÙ RICHIESTE DI RECENSIONE!

 

TI PIACEREBBE COLLABORARE CON NOI?

Sei un amante della lettura, ti piacerebbe provare recensire e unirti al nostro staff?

Contattaci per email o tramite modulo nella sezione Contatti, inviaci una breve presentazione e una recensione di prova di un libro a piacere! Ti risponderemo il prima possibile!