“La congregazione” di Alessandro Perissinotto – Blog Tour – Il periodo storico

Buongiorno readers! Oggi partecipiamo al blog tour del libro La congregazione di Alessandro Perissinotto, edito da Mondadori, che ringrazio per il file.
Noi ci occupiamo del periodo storico.

Ma prima, ecco il banner dell’evento, non perdetevi le tappe degli altri blog!

Gli anni ’70! Anche se molti non li hanno vissuti di persona, li conosciamo bene, chi più chi meno.

Sono stati un decennio denso di avvenimenti socio-politici ma anche culturali, ma non tutti positivi.
Un decennio di libertà, lotte politiche, trasgressioni, così come di creatività.Sono stati gli anni della libertà, gli anni che hanno dato le basi al mondo come lo vediamo oggi, anche sull’onda del fenomeno del ‘68: studenti e lavoratori combattono per i propri diritti; le donne riscoprono appieno il loro potenziale, conquistando quella libertà che oggi diamo per scontata; gli omosessuali iniziano a esprimersi, reclamando quei diritti civili che il popolo civile gli rifiutava – è proprio del 27 giugno 1970 il primo Gay Pride a Chicago! –; viene riscoperta in questi anni la letteratura delle donne e per le donne.

Gli anni dei figli dei fiori, del pop, del rock, dell’hi-tech! Sì, ok, meglio che mi dia una calmata e provi a organizzare le idee, vero? Il “mappazzone” lasciamolo a Barbieri e Bastianich!

Solo che non è mica facile, da dove iniziare a parlare di questo fantastico decennio?

Visto che oggi sono in vena di musica, iniziamo da quella!

È il periodo in cui sono nati il soft rock, il pop rock e l’hard rock! Alcuni artisti protagonisti di questi anni? Queen, Bruce Springsteen, The Carpenters, Carole King, Eagles, Paul McCartney, Elton John… ne riconoscete giusto qualcuno?

Sempre fantastica!

È il periodo della nascita dell’heavy metal con i Deep Purple, i Led Zeppelin!

Dai, chi non l’ha mai sentita?

Cresce sempre di più un altro genere, il rhythm and blues grazie a Stevie Wonder e i The Jackson 5!

Quante volte nei film abbiamo visto le discoteche suonare a tutto volume disco music? Seconda metà di questo decennio, ecco quando sono nate come le intendiamo oggi!

Esistono due tipi di persone al mondo: quelli che hanno ballato questa canzone almeno una volta e quelli che mentono!

Ve lo ricordate lui? Un piccolo ripasso?

Ok, la smetto, giuro.

 

È il periodo dei cambiamenti televisivi! In Italia, in particolare, nascono le prime reti televisive locali e private, dal 1977 i programmi iniziano a essere trasmessi a colori! Nel 1979 nasce Rai 3!

Vi è mai capitato di sentire le vostre nonne o mamme parlare di Dallas? Ecco, una Soap Opera nata proprio in questo decennio!

Mamma mia quanto me ne ha parlato la mia nonna… ma mai quanto Beautiful! Per fortuna, quello arriva negli anni ’80. Per sfortuna, continua ancora oggi…

 

È il periodo del grande cinema. E per grande, intendo grande! Lo squalo è uno di questi. Ve la ricordate la colonna sonora?

E questa?!

Ecco Marlon Brando in una famosa scena de Il Padrino, primo episodio di una fortunata trilogia nata nel 1972.

Io sono fifona, e del film L’esorcista non vi metto assolutamente nulla, ma nel 1973 è diventato il punto di riferimento per il cinema moderno, e ha avuto un grande impatto culturale. Censurato qua in Italia, mia madre mi ha raccontato che fuori dai cinema stavano in pianta stabile le ambulanze durante la programmazione di questo film.

Okay, solo altri due film, ma non posso proprio non citarveli, dai…
Se vi dico: “Adrianaaaaa” cosa vi viene in mente? Lui, certo, Sylvester Stallone nei panni di Rocky Balboa!

Ce ne sarebbero tantissimi altri da citare, ma dovendo fare una selezione, allora…

E chi potrebbe mai scordarsi di John Travolta e Olivia Newton-John nei panni di Danny Zuco e Sandy Olsson? Stupendi!

 

È il periodo delle grandi speranze a livello scientifico. Il decennio si apre sulla scia del primo allunaggio da parte degli Stati Uniti. “One small step for a man, one giant leap for mankind”; Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità, sono le parole di Neal Armostrong, profetiche forse con il senno di poi, no?
In questi dieci anni iniziano ad affollarsi teorie sullo spazio, possibili viaggi (abbiamo sempre avuto una grande immaginazione, per fortuna) e gli esperimenti fioccano. È sicuramente un periodo intenso sotto questo punto di vista, ma non dimentichiamo anche gli altri traguardi scientifici!

Ad esempio:
Nel 1973 in Gran Bretagna viene usato per la prima volta il ciclotrone per la cura contro il cancro.

Nel 1978 nasce Louise Brown, il primo essere umano concepito in provetta.

Viene realizzato un nuovo tipo di microscopio elettronico a scansione da Albert V. Crewe, della University of Chicago.

Viene scoperta la ciclosporina, una sostanza immunosoppressiva che darà inizio a una nuova era per quanto riguarda la medicina dei trapianti!

Viene sintetizzato l’ormone della crescita.

Nasce la Cetus Corporation, la prima azienda Biotech!

Viene bandito anche l’uso del DDT in questi anni.

Nella zona del lago Rodolfo viene ritrovato il cranio di un Homo habilis di 5,5 milioni di anni, il più vecchio scoperto fino ad ora! E non solo, poco dopo verrà ritrovato uno scheletro ominide di sesso femminile, 3 milioni di anni, un Australopithecus afarensis; mai sentito parlare di Lucy?

Cu cu!

E quanti, purtroppo, hanno dovuto fare una TAC? Indovinate? Sì, inventata proprio in questo periodo di espansione scientifica.
Davvero tante sono state le scoperte di questi anni. Pensateci, fate un giro nel web… Quante cose conosciamo oggi che sono state inventate o scoperte proprio in quel periodo storico?

 

È il periodo della nascita dei moderni computer. Vi ricordate i floppy disk?

Sì, all’inizio erano enormi! I primi sono prodotti dall’IBM. Il primo microprocessore a uso generale del mondo è stato l’Intel 4004, uscito nel 1971, mentre il primo vero personal computer, il Commodore PET, viene commercializzato nel 1977. Iniziano a prodursi in larga scala internazionale le prime Calcolatrici elettroniche, mentre nel 1978 avviene la sostituzione dei transistor con i circuiti integrati.

Quante ne avevate? Quante ne avete fuso a furia di vedere i vostri cartoni preferiti? O volete forse dirmi che sono l’unica ad aver sfruttato allo sfinimento la videocassetta di Biancaneve e i sette nani? Le videocassette, quel patrimonio che se qualche ladro dovesse entrare in casa dovrebbe passare sul mio cadavere per riuscire a prendere, sono state commercializzate dalla Sony nel 1970!

Quante ore passate ad ascoltare musica! Limitata, perché le cassette tra lato A e B non ne contenevano tantissima… Un’invenzione del 1979 che ha coinvolto i ragazzi fino agli anni ’90! Sì, lo usavo anche io, il caro e vecchio Walkman!

Nonostante le sale giochi ci fossero già da molti anni, iniziano a popolarsi dei videogiochi arcade proprio in questo periodo.

Questo è solo uno dei più famosi (quante ore passate a mangiare quei cosini!), ma non dimentichiamoci di Pong e Space Invaders! Che fantastica infanzia!

Ma tra l’altro, la prima telefonata da un telefono portatile è proprio del 1973!

 

Nonostante sia stato il periodo delle grandi scoperte, delle grandi invenzioni, della “riscoperta” della libertà in tutte le sue forme, della presa di posizione di studenti e lavoratori…

È anche il periodo delle svolte politiche, e non sempre in modo positivo.

In seguito alla Guerra del Kippur, nel 1973 si verifica una crisi energetica, così come nel 1979 dopo la Rivoluzione iraniana.

Nella penisola iberica cadono i regimi fascisti!

In America Latina, invece, si instaurano nuovi regimi non esattamente pacifisti. Nel ’73 Pinochet prende il potere in Cile; nel ’76 lo prende Videla in Argentina.

In Italia siamo nel pieno degli anni di piombo: violenze di piazza, lotte armate, terrorismo.
Siamo anche nel pieno della guerra fredda tra Usa e Russia.
Insomma, non esattamente dei periodi tranquilli, per nessun Paese.

Il sequestro di Aldo Moro sarà solo l’inizio, e ha luogo nel 1978.

Un fatto “positivo”? Be’, dopo 20 anni di lotte e sangue, nel 1975 ha finalmente fine la Guerra del Vietnam.

Uno degli scandali più famosi degli ultimi anni? Una parola soltanto: Watergate.

Siamo in America, è il 1972, in piena campagna elettorale per le presidenziali del prossimo novembre. A Watergate, un complesso di edifici e uffici di Washington (che ovviamente diede il nome alla vicenda), ha sede il quartier generale del candidato democratico George Mc Govern.

È notte quando cinque uomini vengono scoperti e arrestati per essere entrati nel quartier generale del Comitato nazionale democratico. Cosa stavano facendo? Stavano riparando delle microspie telefoniche installate settimane prima e che avevano smesso di funzionare.
Esatto, si tratta di intercettazioni illegali.

Si scoprì poi che i più stretti collaboratori di Nixon avevano delle responsabilità e furono costretti alle dimissioni. Lo stesso Nixon (che vinse le presidenziali), dopo averlo negato più volte, ammise di essere a conoscenza di tutto; nel 1974 si dimise, evitando l’accusa di impeachment, nonostante la procedura fosse già stata avviata.

Da tutto questo venne ispirato il famoso film Tutti gli uomini del presidente, del 1976, con Robert Redford e Dustin Hoffman.

 

Tre anni fa è morto Charles Manson, uno dei criminali più famosi del secolo scorso.
Brevemente: nato nel 1934 ha avuto un’infanzia turbolenta dal punto di vista genitoriali e affetti famigliari. Inizia da giovane a commettere reati minori, a sedici anni il primo reato federale, finendo in riformatorio. La prima di una lunga serie di incarcerazioni.
Passa presto dal portare fuori Stato auto rubate al “trasporto di donne da uno stato all’altro ai fini di prostituzione”, motivo per cui si becca una condanna di 10 anni.

“Durante gli anni trascorsi in carcere, e in particolare a McNeil Island, Manson si dedicò allo studio di massoneria, negromanzia, magia nera, esoterismo, chirosemantica, motivazione subliminale e ipnotismo. Imparò anche a suonare la chitarra, e nell’ultimo periodo di detenzione si dedicò in modo ossessivo alla musica e alla composizione di canzoni.”

È così che una volta uscito su cauzione si dedica alla musica, pensando di poter diventare un musicista.
È il 1969 quando pianifica e ordina un’intrusione in un quartiere di LA per entrare nella villa di Terry Melcher, produttore musicale all’inizio interessato ad alcune canzoni di Manson, ma che alla fine non scritturò. Non sapeva, però, che adesso nella villa abitava Roman Polański con sua moglie, Sharon Tate. Lui, insieme a un gruppo che lo seguiva ormai da un po’, uccise la Tate e altre tre persone.
Più avanti fu il turno di Leno LaBianca e di sua moglie, colpiti con più di 40 colpi di arma da taglio.
Di omicidi ce ne furono altri, ma nel 1970 iniziò il suo processo. Nel 1971 lui e i componenti della “Famiglia” furono condannati alla pena di morte, che però in California fu abolita nel 1972. Niente pena di morte, ma ergastolo.
Nel corso degli anni Manson richiese 12 udienze per la libertà vigilata, tutte respinte.

È stato, quindi, il periodo della giustizia, finalmente il killer venne preso e processato, ma forse anche di ingiustizia per i famigliari delle vittime. Ora ci scandalizziamo se qualcuno difende la pena di morte, ma all’epoca (e fino al 1948 anche in Italia) era una pratica comune. Non è giusto, ma forse si può comprendere il desiderio della mamma/sorella/fratello/marito di quelle vittime di vedere morti i mostri che avevano ucciso così brutalmente le persone amate.

 

Per quanto riguarda i moti studenteschi, e non solo, in Italia si sono registrati anche nel ’77. Ora, urge una piccola premessa, sicuramente elementare ma vi assicuro che appena arriverò al punto magari un sorriso vi scappa.

Dunque, quando aderisco a qualche blog tour spesso mi piace scegliere delle tappe di non immediato svolgimento. Mi piace fare ricerche, cercare di assembrare un articolo che sia informativo ma anche divertente e/o appassionante, perché la lezioncina di storia ce la siamo già sorbita per anni a scuola… È ovvio, quindi, che io mi metta al pc a cercare informazioni per poi buttare giù il pezzo.
Ora, mia mamma è nata nel ’59, nel ’77 aveva 18 anni, mi sono detta: cosa c’è di meglio del chiedere dei fatti storici a chi la storia l’ha vissuta?
Fin qui tutto chiaro, no? Comprensibile…
Ebbene, ecco, grossomodo, la conversazione avuta con mia madre:

Io: Ma’, che ti ricordi dei moti studenteschi del ’77?

Ma’: Del ’77? Mmh, ’68!

Io: No no, ’77!

Ma’: Ah… ehm, dunque… vediamo… bah, in realtà non mi ricordo chissà che…

Io (perplessa): Ma’, daje, aiutami un secondo, li hai vissuti, ci sarà qualcosa che ti ricordi…
Ma’ (sbuffando): Sì, okay, fammi pensare… dunque… Sì! Ballavamo, cantavamo… fumavamo anche!

Io (sempre più perplessa): Ehm, okay, mamma… felice che tu ti sia divertita, ma… sai, a livello storico, che ti ricordi?

Ma’(con occhi tipici di chi sta viaggiando in ricordi felici): Uh! C’erano anche i rave! Sai, sesso, alcol e droga. Se vuoi ti racc…

Io: NOOO! Grazie mamma, sei stata utilissima, viva gli anni ’70!
(Mortacci mia cosa sono andata a chiederle!)

Ecco, se pensate che il risultato possa essere lo stesso, evitate… arrivare a 28 anni ed essere ancora sconvolta dai ricordi di mia madre che, a quanto pare, si è anche divertita più di me!

Tornando seri… In Italia la situazione socio-economica non è delle migliori, non aiuta nemmeno la crisi finanziaria e quella petrolifera di inizio decennio. A metà di quegli anni si ebbe un picco di disoccupazione giovanile, fomentando così la conflittualità sociale, di cui i partiti non seppero farsi interpreti. Il mondo giovanile accusa una crisi di identità, tutto quello che si era fatto negli anni ’60 sembra inutile. La politica sembra incapace di agire, rinnovare. Tutto questo rende propizia l’entrata in scena del terrorismo che caratterizzò tutto questo decennio e coinvolse molti giovani, davvero troppi.

Nel ’77, in particolare, si inizia a contestare il sistema dei partiti e dei sindacati, non nel migliore dei modi visto che spesso lo si faceva con lotte armate. I protagonisti: studenti, giovani disoccupati di famiglie meno abbienti. In questo periodo, inutile dirvi, le droghe furono diffuse capillarmente. Quel breve ma intenso pensiero di poter cambiare il futuro con spirito di unione, combattendo tutti quanti, gli uni a fianco agli altri, venne piano piano soffocato, entra in crisi.

Lo stesso, per fortuna, non si può dire del movimento femminista che vide tante ragazze unirsi per ottenere la parità dei sessi, gli stessi diritti, il superamento di quella mentalità per cui la donna va bene soltanto in casa a fare casalinga e accudire i figli; per ottenere un’uguaglianza giuridica, e qua potrei andare avanti per ore, ma per questa volta mi fermo qua.

 

In definitiva, è stato un periodo storico di grandi cambiamenti e di grandi consapevolezze. Nonostante prima si siano date le basi, è forse questo il decennio che più ha segnato il futuro, il nostro presente. E voi cosa ne pensate? Chi di voi ha vissuto quegli anni, ha voglia di condividere con noi qualche chicca?

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