“La bambina perduta” di Carol Wyer – Recensione

Buongiorno, readers! La bambina perduta: Robin Carter, di Carol Wyer è il libro di cui vi parlo oggi, una recente uscita della collana Hope Crime della Hope Edizioni, che ringrazio per il file. 

Come già vi dicevo nella recensione dell’altro libro uscito per questa collana (La madre segreta di Shalini Boland, di cui potete trovare la recensione qui), sono molto contenta di questa nuova collana, che mi dà occasione di ravvicinarmi a questo genere, trascurato per fin troppo tempo.

La bambina perduta: Robyn Carter - Trama
Cover La bambina perdutaUna famiglia perfetta nasconde torbidi segreti. Un assassino vuole che la verità venga a galla.

Abigail vive una vita perfetta con un marito attraente e ricco che stravede per lei e l’adorabile figlia di pochi mesi, Izzy. Ma qualcuno sa che lei nasconde un segreto inquietante e inizia a mandarle messaggi minacciosi da un numero anonimo. Cos’ha da nascondere Abigail?
In un’altra cittadina, un insegnante scompare in circostanze misteriose e un milionario viene trovato morto nei pressi del lago vicino a cui viveva.

Per l’ispettrice Robyn Carter non c’è un nesso ovvio tra le vicende dei due uomini finché Izzy non verrà rapita in un parcheggio. Il suo istinto le dice che il rapimento di Izzy è in qualche modo legato ai due casi su cui sta indagando, ma l’ultima volta che ha agito d’istinto le conseguenze sono state tragiche. Quindi, per risolvere il caso e riconquistarsi un posto nelle forze dell’ordine, Robyn dovrà per prima cosa imparare di nuovo a credere in se stessa, perché ora si trova alle prese con un assassino spietato e se non lo fermerà in tempo… una bambina morirà.

Questo è il primo volume di una serie che ha come protagonista Robyn Carter, un’ispettrice.

Il libro è articolato e narrato da più punti di vista: quello di Robyn, quello di Alice e quello di Abigail.

Abigail è una ragazza come tante, ha un marito che ama ed è da poco diventata mamma. La sua vita procede magnificamente, almeno fino a che non inizia a ricevere messaggi anonimi quanto minacciosi. Forse non è proprio una ragazza come tante, e ha un segreto che custodisce da molto tempo…

Robyn si ritrova a indagare sulla scomparsa di un insegnante, non del tutto immacolato come si potrebbe pensare.
Quando un milionario viene trovato morto nei pressi del lago vicino a cui viveva, i casi sembrano con essere collegati, ma l’istinto di Robyn dice tutt’altro. Anche se per lei non è facile seguire quell’istinto che in passato ha causato danni incredibili e dolorosi.

Ma quando poi la bambina di Abigail, Izzy, viene rapita, dovrà scegliere cosa fare. Seguire l’istinto o no? Scommettere con la vita di una bambina o no? Ardua scelta…

Robyn e Alice sono due personaggi simili tra loro. Tutte e due hanno vissuto momenti tremendi e sono state private di quell’amore a cui avevano diritto. Leggendo i punti di vista di Alice, della sua storia a partire dal passato fino al presente, mi sono resa conto di quanto le scelte degli altri possono influire su di noi e il nostro percorso. A volte basta un momento, una decisione, una mancata comprensione per far sì che la nostra vita prenda una piega del tutto diversa.

In un libro in cui i personaggi sono descritti con dovizia di particolari, e in cui la parte psicologica mi sembra curata davvero molto, mi sono ritrovata a rimuginare su quanto sia difficile separare il bene dal male. Il bianco dal nero. È davvero sempre tutto giusto o tutto sbagliato? Una cosa che oggettivamente e universalmente viene riconosciuta come sbagliata, può essere anche giusta per chi ha subito dei torti che fanno accapponare la pelle? Il grigio esiste. E questo libro ne espone le prove.

Elemento che mi è piaciuto è il fatto che anche i personaggi secondari siano ben descritti!

Una lettura abbastanza scorrevole nonostante qualche imprecisione e alcune descrizioni fin troppo dettagliate, per i miei gusti. Fino a metà libro ho trovato il ritmo un po’ lento, ma poi si riprende alla grande. Comunque, un thriller che ho letto volentieri, anche se penso sia anche troppo evidente fin dalle prime pagine chi è l’assassino di questo primo episodio che vede come protagonista l’ispettrice Carter. Sicuramente non vedo l’ora di leggere le altre sue avventure e gli altri omicidi su cui dovrà indagare!

Voto per La bambina perduta

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