Intervista a Daniel Di Benedetto

Hola readers, vi posto l’intervista a Daniel Di Benedetto fatta sul Gruppo di Libri & Segreti il 5 luglio.

 

📚 Ciao Daniel, benvenuto! Allora, ci racconti un po’ di te?

🔥 Ciao a tutti! Scusate il ritardo…
Io sono Daniel, ho 37 anni e sono di Torino. Scrivo da quando ero ragazzino, anche se ho iniziato “seriamente” (con casa editrice) da tre anni circa.
Finora ho pubblicato in self due antologie di racconti e una silloge poetica a quattro mani, oltre a tre libri con la Dark Zone, DZ edizioni.
“Per non perderti”, un noir breve;
“Waiting”, un libro di narrativa “emozionale”;
E quest’ultimo, “Il senso della colpa”. Narrativa con venature noir

📚 Ti piace scrivere con la musica in sottofondo o hai bisogno di silenzio?

🔥 Silenzio assoluto e totale. Mi devo immergere nella storia…

📚 In quale momento della giornata preferisci scrivere?

🔥 Quando sono libero! Ovvero tarda serata oppure notte… tutti dormono e io creo… per poi svegliarmi al mattino successivo totalmente rincogl… 🙊😊

📚 Hai detto che scrivi da quando eri ragazzino, ma da cosa è nata questa passione?

🔥 Dalla difficoltà a parlare.
Non sembra, chi mi conosce pensa non lo sia, ma fondamentalmente ho il panico nel dover parlare. Discutere poi mi provoca le palpitazioni, sto male fisicamente.
Per questo, tutto quello che non riesco a dire, lo scrivo… lì, non c’è filtro… e mi lascio andare.

📚 Che tipo di lettore sei invece? Che generi preferisci?

🔥 Leggo un po’ di tutto, ma una predilezione per la narrativa e per i gialli ce li ho. 
Amo gli autori italiani e leggo molto volentieri autori emergenti, se un lavoro è fatto bene a livello di editing e di storia, si trovano delle bellissime sorprese.

📚 Un libro che hai amato e uno che proprio non ti è piaciuto?

🔥 Io uccido.
Sempre e comunque Faletti…
Mentre quello che non mi è andato proprio giù è stato un giallo di un sedicente “fenomeno letterario” , dopo 80 pagine al quarto errore di sintassi e ortografia, senza trovare un editing di alcun tipo, ho abbandonato la lettura.

📚 Hai qualche progetto “libroso” in corso o per il futuro?

🔥 Per ora sto facendo “decantare” la storia di Anna e Giuseppe…
Ho sempre bisogno di tempo per ricaricare le pile e buttarmi in altro.
Però ammetto che un illustrato con qualche racconto che sta lì nel cassetto, non mi dispiacerebbe… vedremo.

📚 Cosa non deve mancare mai in un libro?

🔥 Il ritmo e la capacità di scavare nei personaggi, andando oltre l’apparenza del “primo impatto”

📚 Cosa non sopporti proprio in un libro? Trama banale, refusi, errori…?

🔥 Errori. I refusi ahimè sfuggono anche alle case editrici grosse e importanti. Ma non inficiano granché. Però errori di costruzione delle frasi, di ortografia, di superficialità (se scrivi di qualcosa che non conosci appieno, prima documentati almeno) non li tollero.
Sono un cagacaz… lo so 😊😜

 

🦄 Ciao! Di che genere è il tuo romanzo?

🔥 Ciao Marta, è un libro di narrativa con venature noir.
La caratteristica principale è quella di lavorare molto sulla psicologia dei vari personaggi, sul lato intimo, nascosto…

🦄 Ci spieghi un po’il titolo?

🔥 Certo! Il Senso della Colpa è quella sensazione che si ha ogni volta in cui ci si sente in difetto verso qualcosa o qualcuno. Pensare di non essere, di non fare abbastanza… sentirsi in difetto…

 

🐤 Ciao Daniel! Ti svegli su un’isola deserta e hai con te tre oggetti… cosa sono?

🔥 Ciao!
Un accendino, per il fuoco.
Un’ ascia, per il legno.
Vorrei dire un libro, per creare, ma direi più utile una canna da pesca.

 

🌊 Ciao Daniel. Descrivi il tuo romanzo usando una metafora o una similitudine: a cosa assomiglia la storia che hai scritto?

🔥 Ciao Lydia! Urca, che bella domanda! 
La storia che ho scritto potrebbe somigliare a un albero.
Mi piace scrivere suddividendo i vari capitoli secondo diversi punti di vista, cambiando spesso Io Narrante.
Ogni capitolo è un ramo, che può a sua volta generare altri ramoscelli, pur godendo sempre della linfa vitale della storia principale.

 

🍓 Ciao Daniel Di Benedetto 😊 come vive la tua famiglia la tua passione per la scrittura?

🔥 Ciao Liliana! 😘
Non mi cagano granché (si può dire vero?)
Tanto che spesso il mio chiedere tempo per scrivere oppure per andare in fiera a proporre i miei lavori, viene visto come un dispetto… 
Basta farci l’abitudine e tirare dritti lo stesso.

 

🐬 Buon pomeriggio 😊 ciao Daniel Di Benedetto mi diresti una citazione a cui sei particolarmente legato?

🔥 Ciao Alessandra 😊
Potrei citare la frase che mi sono tatuato, tratta da Ho perso le parole di Ligabue. Racchiude molto il mio modo di essere, e se vogliamo anche si ricollega alla storia del Senso Della Colpa.
“Vorrei che mi bastasse solo quello che ho…”

🐬 Sogno nel cassetto? 😉

🔥 Poter fare della mia passione per i libri un lavoro. Non per forza significa campare di rendita con le mie storie (non mi ritengo così folle da pensarlo…) .
Ecco, una cosa che mi piacerebbe tanto davvero è riuscire ad aprire un luogo, un bed&breakfast magari, un caffè letterario, un posto dove riunire il piacere del contatto diretto con le persone alla divulgazione di libri e cultura.

 

 Ciao Daniel Di Benedetto, quanto tempo dedichi alla scrittura e come ti organizzi per la stesura di un romanzo?

🔥 Ciao!
Sono la persona meno strutturata del mondo, oltre a essere una delle più pigre.
Tempo dedicato, poco. Quando ho un momento libero la sera, se durante il giorno non sono diventato matto in ufficio, dopo 8 ore filate dietro uno schermo.
Per la stesura, ho imparato con Waiting, il libro precedente a quest’ultimo, a non attendere la mera ispirazione per scrivere, ma a seguire una scaletta (che poi disattendo ogni due per tre, trasformandola qua e là, ma credo sia normale).

✨ Quale frase riporteresti su una maglia da indossare?

🔥 Tutti sono in attesa di qualcosa… oppure di qualcuno.
È lo “strillo” di Waiting, a cui sono particolarmente legato.

✨ Che rapporto hai con gli altri autori?

🔥 Tendenzialmente buono tendente all’ottimo.
Non sono geloso, per nulla. Credo fermamente nel gioco di squadra e lo dimostro ogni volta, se capiterà di venire a qualche fiera del libro dove la Dark Zone espone, potrete vedere come la cooperazione sia il marchio di fabbrica. Siamo una squadra. 
Io mi occupo spesso di vendere… ma a me personalmente non interessa tanto sia il mio libro quello prescelto. Bisogna ascoltare chi si ha di fronte per poter consigliare la storia migliore adatta a lui.
E se sei invidioso degli altri autori, questo non lo puoi fare 

 

🦋 Ciao Daniel scriveresti mai un libro a quattro mani? Se sì preferiresti un autore o un’autrice?

🔥 Ciao tesoro 😊
L’idea di scrivere una storia a quattro mani era a dire il vero già partita, con un’autrice di Sanremo che ho conosciuto al Salone del Libro a Torino qualche anno fa. 
Dopo un paio di capitoli ci siamo arenati… per tanti motivi… e non siamo più ripartiti. Ma mi piacerebbe eccome!
Quando iniziamo? 😜

 

❤  Ciao Daniel Di Benedetto. Scrivi da quando eri piccolo, ma che bello. Sono curiosa: scrivevi poesie, racconti, fumetti? Chi erano i personaggi delle tue storie da bambino?

🔥 Ciao Jessica!
Scrivevo già alle elementari, erano storielle simil poliziesche, con una fantomatica squadra fatta da forze dell’ordine con i nomi dei miei compagni di classe.
Poi nell’adolescenza sono passato a pensieri liberi, scrivevo su un blog (formalmente su due blog, ancora attivi ma dormienti da anni) per poi continuare con qualcosa che impropriamente posso chiamare poesie.
Dalle poesie si è arrivati a microracconti in prosa, fino a rendere il tutto più strutturato e articolato…

 Fanstatico con i nomi dei tuoi compagni di classe XD, e crescendo hai mantenuto il tuo modo di essere originale.
Grazie!

 

🐉 Ciao 🙂 cosa significa per te scrivere?

🔥 Ciao!
Significa poter dire liberamente molte cose che altrimenti rimarrebbero nascoste dentro… in fondo al mio cuore…

 

💥 Ciao!!!! Vivresti nel tuo romanzo?

🔥  Ciao! Sì certo, scrivo sempre nel presente e ambientando a Torino e dintorni… direi che posso farlo 😊

 

🐆 Quale personaggio tratto da un tuo libro ti somiglia di più?

🔥 Diciamo che esiste un personaggio, nel libro precedente, Waiting, che racconta una storia vera, mia… 
In questo ultimo libro invece, il maresciallo dei carabinieri ha qualcosa più di un rimando a cose mie…

 

⚡ Ciao sei razionale o istintivo?

🔥 Ciao! Dipende dalle situazioni…
Nello scrivere, fin troppo razionale…

 

Ringrazio ancora tantissimo Daniel per essere stato con noi e aver risposto alle domande! Un grande in bocca al lupo per il futuro e un abbraccio!

Vi lascio anche le card del suo ultimo romanzo “Il senso della colpa” che ha condiviso con noi!

A presto readers!

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