“Cercando Josephine” di Paullina Simons – Review Party

Buongiorno readers! Oggi vi parlo di Cercando Josephine di Paullina Simons, edito da Harper Collins, che ringrazio per il file!

Cercando Josephine - Trama
Il vero amore può morire?
Julian vive una vita perfetta a Los Angeles, è giovane, bello, pieno di amici e gestisce una fiorente attività, ma tutto cambia dopo il casuale incontro con Josephine, una misteriosa attrice. Il sentimento che divampa improvviso travolge il mondo di Julian; i due amanti si muovono nella città degli angeli in preda a un sentimento sempre più forte, finché la realtà non si para davanti a loro in tutta la sua durezza. Josephine non è ciò che sembra e porta con sé dei segreti che minacciano di separarli per sempre. In una straordinaria avventura di perdita, amore e forze profonde che legano le persone attraverso il tempo e lo spazio, Julian è disposto a tutto per la donna che ama, a toccare gli abissi della disperazione e a raggiungere le vertiginose altezze della gioia, finché si troverà davanti a una scelta quasi impossibile…

Da amante del libro della Simons che molti amano come altrettanti odiano, Il cavaliere d’Inverno, non potevo dire no quando mi è stato chiesto di partecipare a questo evento. Certo è che tutto mi sarei aspettata, tranne un libro di questo genere. Un bene? Un male? Vediamo…

Negli ultimi tempi si era ritrovato ad annaspare, naufragare, annegare. Senza tempo, la sua vita raminga si era riempita di niente eccetto impressioni acquose, i suoi giorni erano privi di architettura, senza schema né materia, un groviglio, una pazzia, un sogno.
Non più. Finalmente aveva uno scopo. Forse folle, insensato, ma ehi, era grato che gli venisse offerto qualcosa piuttosto di niente.

Già dall’inizio intuiamo che questo potrebbe non essere un libro come tutti gli altri, lascia spiazzati, il prologo, inizia a destare la nostra curiosità, quella per cui vai avanti senza renderti conto di essere in cerca di qualcosa; ma cosa?

Il contrasto tra il prologo e l’inizio di tutto è quasi disarmante. Julian è un giovane ragazzo con una vita tranquilla, ordinaria. Vive a L.A. ha una ragazza, un migliore amico con cui gestisce un’attività. Durante un viaggio a New York per vedere un’opera teatrale con protagonista niente popodimeno di Kidman, la svolta, il lampo, il fulmine… il destino.

La cara Nicole ha avuto un contrattempo, sul palco c’è la sostituta, tale Josephine Collins. Destinataria delle furie di molti del pubblico (ehi, volevano la Nicole, capiamoli), comprese le proteste della ragazza di Julian, riceve invece solo sguardi ammirati e rapiti dal nostro giovane protagonista che rimane, come dire, folgorato.

È di certo il destino a metterci lo zampino quando la incontra nuovamente in quel di L.A., momentaneamente ospite della città per un paio di provini che solo all’inizio sembrano andare male.
Il suo incontro con Julian sembra deciso dal destino, di nuovo lui, e i due iniziamo a passare del tempo insieme, conoscersi.

«Non è tanto una carriera, quanto piuttosto una malattia. Devi amarla, altrimenti non c’è ragione per essere ossessionati da qualcosa che offre così poche ricompense.»

Il tipo di donna che non si fa abbattere, che prova e riprova, che segue la sua passione a dispetto di tutto. È disarmante per Julian

Nessuna delle donne con cui era stato in seguito, benché alcune fossero davvero belle da mozzare il fiato, lo aveva fatto sentire come quel ragazzino ammutolito durante la ricreazione. Aveva cercato di evitarlo a tutti i costi, la sensazione di non avere il controllo. Era debilitante. Voleva una vita amorosa sensata, voleva una vita sensata.

Ma al cuore non si comanda, e da amante delle certezze e stabilità, si ritroverà a vivere una vita piena di tutto tranne che di queste due cose.
L’amore per Josephine è trascinante, disarmante, ma il destino, sempre lui, prima così benevolo, potrebbe diventare il più brutale dei nemici… o potrebbe anche dare la possibilità di ritrovarsi?

Non sto a dilungarmi troppo sulla trama, ragazzi miei. Devo dire che anche io mi sento destabilizzata da questo libro e da alcuni personaggi, soprattutto Josephine che, mi dispiace molto dirlo, non ha riscosso molto la mia simpatia… 

L’idea è molto interessante ma, ahimè, da amante (di nuovo) del cavaliere d’inverno, di Cercando Josephine sono rimasta un po’ delusa. Lo stile della Simons mi piace, ma ho trovato questo libro, soprattutto l’inizio, davvero molto lento, ma molto molto; per non parlare del fatto che durante tutta la narrazione a volte non capivo, perché l’autrice ha comunque uno stile un po’ strano, suo.
Potrebbe essere il periodo, il fatto che ultimamente non sono solo stanca, ma proprio sfinita, ma ho fatto davvero fatica a ingranare la marcia questa volta. Quindi mi riprometto di tornarci su tra qualche mese, vedere magari se, in un periodo di relax mentale, la mia prospettiva cambierà oppure no. 

Quindi, ricapitolando: trama interessante; descrizioni superlative, non solo di paesaggi, ma anche delle situazioni; lentezza all’inizio; personaggi ni, nel senso che sono simpatici, ma secondo me, non so, incompleti.

Purtroppo tutto questo mi fa dare una valutazione che è una via di mezzo, ma aspetterò anche il secondo libro per vedere se questa si confermerà oppure verrà stravolta!

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