Blog Tour: I personaggi di “Bianco Letale” – Robert Galbraith

Ma buongiorno readers! Iniziamo la giornata partecipando al BT organizzato da La Gilda delle Blogger, dedicato a “Bianco Letale” di Robert Galbraith, edito dalla Salani Editore!
Il libro è uscito lo scorso 4 febbraio, cliccate sulla foto per l’acquisto!
Pronti?? Ecco la mia tappa!

Le avventure di Cormoran Strike:
i personaggi principali

 

SINOSSI
Quando il giovane Billy, in preda a una grande agitazione, irrompe nella sua agenzia investigativa per denunciare un crimine a cui crede di aver assistito da piccolo, Cormoran Strike rimane profondamente turbato. Anche se Billy ha problemi mentali e fatica a ricordare i particolari concreti, in lui e nel suo racconto c’è qualcosa di sincero. Ma prima che Strike possa interrogarlo più a fondo, Billy si spaventa e fugge via. Cercando di scoprire la verità sulla storia di Billy, Strike e Robin Ellacott – una volta sua assistente, ora sua socia – seguono una pista tortuosa, che si dipana dai sobborghi di Londra alle stanze più recondite e segrete del Parlamento, fino a una suggestiva ma inquietante tenuta di campagna. E se l’indagine si fa sempre più labirintica, la vita di Strike è tutt’altro che semplice: la sua rinnovata fama di investigatore privato gli impedisce di agire nell’ombra come un tempo e il suo rapporto con Robin è più teso che mai. Lei è senza dubbio indispensabile nel lavoro dell’agenzia, ma la loro relazione personale è piena di sottintesi e non detti…

Cormoran Strike

Quando incontriamo Strike per la prima volta ha 35 anni. È un uomo molto alto, corpulento, con folti capelli neri e naso da pugile.
Robin lo descrive così al fidanzato:

«Matt, davvero, dovresti vederlo… è enorme, ha la faccia di un pugile suonato. Non è per niente attraente, deve aver passato i quaranta, e poi…» aveva annaspato alla ricerca di altri difetti nell’aspetto di Strike, «ha i capelli che sembrano peli pubici». [il richiamo del cuculo – Salani 2013] 

È un ex militare che si è dovuto reinventare dopo aver perso parte della gamba destra in Afghanistan. Una volta terminata la riabilitazione, apre un’agenzia investigativa che ha scarso successo e riesce a malapena a stare a galla.

Ha avuto una fidanzata storica, Charlotte, con la quale viveva nonostante i continui tira e molla. Charlotte, donna ambiziosa, non accetta che Cormoran sia fondamentalmente un poveraccio che vive di espedienti e, dopo l’ennesima lite, lo caccia di casa. Cormoran così si vede costretto a dormire su una brandina da campo nel suo ufficio perché non può permettersi altro.

Quando Robin inizia a lavorare da lui, la situazione appare quasi disperata, fino a quando Cormoran non inizia ad indagare sul presunto suicidio della top model Lula Landry. La pubblicità che ottiene porta nuovi clienti e così Strike ha un po’ di respiro e riesce perfino ad affittare l’appartamento sopra la sua agenzia.

Spesso appare trasandato, ma è proprio solo apparenza perché, forse per contrastare le abitudini pessime della madre che lo trascinava di casa occupata in casa occupata, ha fatto suo il rigido ordine militare e quindi è molto preciso e attento.
È anche una persona colta e ironica. È burbero e diretto, ma estremamente empatico.

 

La famiglia di Cormoran Strike

Cormoran è il figlio di John Rokeby, una famosa rockstar, e della sua supergroupie Leda Strike. Cormoran, mai riconosciuto da Rokeby, non ha mai frequentato né lui né i fratellastri. La madre di Cormoran era una tossicodipendente. Da una delle sue molte relazioni, nasce anche Lucy, l’unica sorella con la quale Cormoran abbia condiviso la casa e l’infanzia. Leda muore di overdose quando Strike ha 20 anni. La morte della madre lo spinge a lasciare gli studi per arruolarsi nell’esercito.

Gli unici parenti, al di fuori della sorella, con i quali ha un rapporto, anche se occasionale, sono lo zio Ted, fratello della madre, e sua moglie. Vivono in Cornovaglia e ne “Il baco da seta”, apprendiamo che li frequenta solo quando vengono a Londra.

Da quanto tempo non tornava nella graziosa cittadina di mare in cui aveva trascorso la parte più tranquilla della sua infanzia? Quattro anni? Cinque? Vedeva la zia e lo zio tutte le volte che ‘venivano su a Londra’, come dicevano loro, ospiti di sua sorella Lucy, per godersi la capitale. [Il baco da seta -Salani -2014]

Lucy è totalmente diversa da Cormoran:

Lucy era bassa, bionda e con un viso tondo; nessuno avrebbe mai indovinato che fossero parenti. Era il risultato di un’altra relazione della madre con un musicista. Rick, chitarra ritmica, a differenza del padre di Cormoran, manteneva un buon rapporto con la prole. [Il baco da seta]

Ha sposato un misuratore edile, Greg, dal quale ha avuto tre figli. Vivono in una casa a Bromley e nel loro giardino c’è una grande magnolia. Lucy è in pratica tutto ciò che Cormoran non è, con la sua vita ordinata e a tratti prevedibile. Vuole molto bene al fratello ed è protettiva nei suoi confronti, nonostante cerchi sempre di trovargli una nuova fidanzata e si preoccupi costantemente di come vive la sua vita.

 

Robin Ellacott

Robin, alta, capelli biondo rame e occhi grigio azzurri, arriva a Londra dallo Yorkshire dove è cresciuta, per vivere insieme al fidanzato.
È la seconda di tre figli ed è l’unica femmina, motivo per cui è sempre stata un po’ sottovalutata. Conosce il fidanzato Matthew al liceo.
Al secondo anno di università, viene violentata e riesce a salvarsi solo fingendosi morta. Questo shock tremendo la porterà ad essere agorafobica. Con il passare del tempo, l’aver subito una violenza così grande la spingerà a voler diventare una detective e a seguire un corso di guida acrobatica e un corso di autodifesa.
Intelligente, sveglia, brillante e dotata di empatia, Robin riesce a mettere a proprio agio le persone con cui si interfaccia e queste sue caratteristiche saranno un aiuto prezioso durante le indagini che affronterà con Strike.
Quando incontra Cormoran Strike, ha 25 anni. Arriva all’agenzia perché mandata lì da un’agenzia di lavoro interinale. Dovrebbe fermarsi solo qualche settimana a far da segretaria a Strike, ma decide di fermarsi anche se pagata pochissimo perché ama il lavoro che svolge per Strike ed è la cosa che più si avvicina al suo sogno di diventare una vera e propria detective.

Il fidanzato Matthew però non è dello stesso parere. Matthew, l’altro personaggio ricorrente nei libri, è un accentratore, ipercritico che non fa altro che cercare di frenare l’entusiasmo di Robin, criticando aspramente tutto ciò che fa e tutto ciò che dice.

Matthew aveva ripetuto che era un’ingenua impressionabile, pronta ad abboccare a qualunque storia di sfortune e disgrazie; che Strike voleva solo una segretaria a buon mercato e usava il ricatto emotivo per raggiungere i suoi fini; che probabilmente non esisteva nessuna Charlotte, che era tutta una manovra per ottenere la simpatia e i servigi di Robin. Alla fine, la ragazza aveva perso la pazienza e aveva detto che casomai era proprio Matthew a tentare di ricattarla, con il suo continuo battere e ribattere sui soldi che lei avrebbe dovuto guadagnare, insinuando che non stava facendo il proprio dovere. Non si era accorto che le piaceva lavorare per Strike? Non gli era passato per l’anticamera del suo insensibile, ottuso cervello da contabile che forse lei non era affatto entusiasta all’idea di lavorare in un noiosissimo ufficio del personale? [Il richiamo del cuculo – Salani – 2013]

Per Matthew i soldi sono importanti, più importanti della felicità stessa di Robin, motivo per cui non perde occasione per rinfacciarle quanto poco guadagni lavorando per Strike, di come questa sua mancanza di criterio non permetta loro di avere una casa più grande o una macchina.
Passano molto del loro tempo a litigare, se non per i soldi, per gli orari di Robin al lavoro. È di un geloso quasi patologico e non si capisce se ami davvero Robin o se sia una sorta di sfida con se stesso.

Il rapporto tra Strike e Robin cresce via via che lavorano insieme e si trovano ad affrontare situazioni di vario genere. Cosa ne sarà di questi due non si sa ed è ancora presto per dirlo. Di certo tra loro pare essersi instaurata una bella amicizia, anche se ci sono parecchie tensioni. Alternano momenti di estrema sincerità a momenti in cui a stento si rivolgono la parola (Robin è leggermente permalosa e Strike è una testa dura!).
Visto come si è interrotto La via del male, ora non resta che leggere Bianco Letale per scoprire cosa accadrà tra questi due personaggi.

 

Bene, la mia tappa si conclude qua, ma vi invito a visitare gli altri blog che ospitano questo fantastico evento! Ecco il banner. Buona lettura!!
Prodotto fornito dalla casa editrice ai fini dell’evento.

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